Flotte verdi in Europa: l’alternativa c’è
Roma, 05.11.18
Anche tra le auto aziendali la preferenza dell’alimentazione diesel in Europa, quasi obbligata fino agli scorsi anni, sta tramontando. La soluzione preferita dalle aziende che vogliono “apparire” a basso impatto ambientale è l’ibrido. Ecco la situazione nei principali paesi d’Europa
Articolo su L’Automobile di Salvatore Saladino, Country Manager Dataforce Italia
La crisi del diesel, che in tutta Europa è in forte calo nelle immatricolazioni, sta spingendo gli automobilisti verso altre soluzioni di alimentazione, in particolare verso i motori ibridi. Ormai soltanto in Italia l’auto a gasolio conquista la maggioranza delle vendite (è al 53,6%, ma in un anno ha perso il 3% di quota). Il problema di reperire un’alternativa al diesel è molto più stringente nelle flotte aziendali, dove le percorrenze elevate impongono una scelta oculata per contenere i costi d’esercizio. I fleet manager sanno che, a tutt’oggi, una reale alternativa in termini di convenienza al diesel non c’è, ma puntare sull’ibrido, sull’elettrico e sulle motorizzazioni a gas è diventata per molti una scelta obbligata sia per “tenere” una certa immagine aziendale che anche guardando al futuro, soprattutto quando la flotta si acquista in proprietà. Nelle flotte aziendali dei sette paesi automobilisticamente più rilevanti del continente (in ordine di volumi: Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna, Belgio e Olanda) il calo del diesel è evidente quasi quanto nel mercato nel suo complesso: in Francia ha perso oltre 20 punti di market share in un lustro, in Germania idem, in Spagna ancora di più, in Gran Bretagna si è quasi dimezzato. Solo in Italia resiste, abbarbicato a una quota di quasi il 74%, che è la più alta d’Europa.
Ibrido sì, gas “nì”
Contemporaneamente, le immatricolazioni business di auto ibride crescono a forte velocità, anche se occupano ancora quote marginali. Mediamente, nei sette paesi analizzati, ibride, elettriche, gpl e metano costituiscono dal 5 al 7% delle vendite aziendali, con la Spagna che si dimostra la nazione più virtuosa, con una quota di alimentazioni alternative di ben il 10,48%. Segue a ruota l’Olanda con il 10,27%, il Belgio all’8,36%, il Regno Unito al 7,74%, la Francia al 6,52%, l’Italia al 6,17%. Fanalino di coda, la Germania: 4,36%. L’ibrido (in particolare quello che abbina il motore termico a benzina alla propulsione elettrica) è la soluzione più apprezzata, con la Spagna che, anche in questo caso, è leader con il 7,78% delle immatricolazioni business, seguita dal Regno Unito al 7,09%. In termini di volumi, significa che quest’anno, nei primi 8 mesi, la Gran Bretagna ha intestato alle aziende quasi 38.000 auto ibride, ossia tante quante ne ha vendute nell’intero 2016. Più del doppio rispetto agli altri paesi in cui l’auto ibrida “tira”: la Spagna (16.000), la Francia (oltre 15.000), la Germania (quasi 15.000) e l’Italia (12.500).
La “patria” delle auto elettriche non è più, come negli scorsi anni, la Germania, ma l’Olanda, complice una politica fiscale che privilegia questa scelta ecologica anche e soprattutto nelle flotte aziendali: nel paese dei tulipani le auto a impatto zero vendono alle flotte addirittura il 50% in più delle ibride e, con oltre 8.000 immatricolazioni negli 8 mesi del 2018 precedono la Germania (circa 7.000) e la Francia (circa 5.500). L’Italia si posiziona al terzultimo posto su sette con 2.082 immatricolazioni di auto elettriche aziendali. Consola il fatto che già a fine agosto erano quasi il doppio dell’intero 2017.
GPL e metano, che tra i privati sono in ripresa, nelle flotte incontrano la preferenza soltanto di una nicchia di clienti aziendali. Sono addirittura assenti in Francia e nel Regno Unito. Modesti anche i volumi in Italia.
Viva la diversificazione
Nella classifica dei modelli preferiti in Europa, la situazione è molto variegata tra i 7 paesi: nelle elettriche, per esempio, la Renault Zoe è leader di mercato solamente in Francia, Germania e Spagna; la Nissan Leaf in Italia e nel Regno Unito; in Belgio la più venduta è la Volkswagen Golf, mentre in Olanda è addirittura la Tesla Model S. Tra le ibride, identica situazione: la leadership incontrastata di Toyota e Lexus che si registrava qualche anno fa, sta modificandosi verso una scelta più diversificata, almeno nelle flotte aziendali, e non soltanto nelle posizioni di rincalzo. Per esempio, nel Regno Unito l’ibrida più venduta di quest’anno è la BMW Serie 3, seguita dalla Mitsubishi Outlander.
In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.
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