Il noleggio in Europa: un successo in espansione (l’Automobile di giugno)
Roma, 01.07.18
Il lungo termine è un fenomeno di mercato in forte crescita non soltanto in Italia, ma anche nel resto d’Europa. Con scelte di modello, però, profondamente differenti tra un Paese e l’altro
di Salvatore Saladino
Country Manager Dataforce Italia
La formula del noleggio a lungo termine non piace soltanto in Italia: tutta l’Europa che conta a livello automobilistico si sta sempre più rivolgendo a questa formula di acquisizione. Il trend degli ultimi anni è ormai consolidato, ossia dopo il termine della crisi economica che aveva fatto diminuire sensibilmente le immatricolazioni in tutti i Paesi (a parte UK) e per tutti i canali indistintamente. Ma nei primi mesi del 2018 sembra che l’incremento dei contratti di noleggio a lungo termine sia ancora più sostanzioso rispetto agli anni scorsi, ad analizzare i numeri dell’indagine statistica che Dataforce ha realizzato questo mese in esclusiva per l’Automobile. Il riscontro positivo verso il noleggio a lungo termine è dato anche dall’ascesa dei clienti privati, che sempre di più utilizzano l’auto in affitto di lungo periodo al posto di quella di proprietà.
Crescita a due cifre
Abbiamo messo a confronto i paesi in cui il canale del noleggio a lungo termine è identificabile in un canale di mercato specifico: Belgio, Francia, Italia, Olanda, Polonia, Spagna e UK. Il confronto tra il primo quadrimestre 2017 e l’analogo periodo di quest’anno dimostra che in Italia e in Francia il gradimento del NLT è salito del 16% (sono state immatricolate dal long rent rispettivamente 108.000 e 70.000 vetture, con un incremento di 15.000 e 10.000 unità in soli 4 mesi); analogo risultato in Polonia (+15,5%) dove le immatricolazioni di noleggio (e di leasing) sono passate da meno di 70.000 unità a quasi 80.000. In Olanda e in Spagna il successo è ancora più straordinario: +28,3% e +24,6%: significa che nei due Paesi sono state immatricolate quasi 12.000 e circa 10.000 auto a noleggio in più nel quadrimestre.
Soltanto nel Regno Unito (dove la formula del contract hire è assimilabile al NLT) le immatricolazioni sono in discesa (-8,8%), ma il calo è allineato alla media del mercato che è in flessione per tutti i canali (privati, acquisti diretti aziendali, leasing e rent-a-car). Anche in Belgio il NLT è in leggero arretramento (-1,6%), ma si tratta di una perdita limitata di meno di 700 targhe, con una situazione del mercato nel suo complesso in crescita del 2%.
Dati in aumento ovunque
In un mercato complessivo che, limitando l’analisi appunto alle 7 nazioni prese in esame, cresce in misura nettamente inferiore (+1,16%) e, per giunta, con una quota dei privati in riduzione accentuata in Italia e Regno Unito, il successo del noleggio a lungo termine si estende dunque a macchia d’olio: nei primi 4 mesi del 2018 questa formula di acquisizione ha guadagnato complessivamente quasi 44.000 nuovi clienti nei 7 Paesi europei presi in esame: proiettando il risultato su base annua si tratta di oltre 100.000 automobilisti in più che metteranno alla prova i vantaggi del possesso senza le problematiche della proprietà.
Estendendo l’analisi sui dati di lungo periodo, in tutti i 7 Paesi il noleggio a lungo termine mostra una tendenza a una diffusione sempre più ampia. Confrontando i dati di immatricolazione del 2014 con quelli di tre anni dopo, il Regno unito è passato da 330.000 contratti di noleggio a 400.000, la Spagna è da 76.000 a 135.000, la Polonia da 113.000 a 212.000, l’Olanda da 109.000 a 126.000, l’Italia da 160.000 a 255.000, la Francia da 153.000 a 201.000 e il Belgio da 87.000 a 115.000.
Modelli differenti
Se il gradimento verso il NLT è ormai un fenomeno trasversale che mette d’accordo tutti gli automobilisti europei, molto diverse si rivelano le scelte d’acquisto in termini di modelli preferiti. Nella Top Ten dei modelli più noleggiati in Italia, per esempio, 4 posizioni sono occupate da suv/crossover, peraltro in posti di rilievo: la Fiat 500X (seconda assoluta), la Nissan Qashqai (sesta), l’Alfa Romeo Stelvio (ottava) e la Jeep Compass (decima). Un po’ meno accentuata la presenza di suv/crossover in Francia, dove comunque la Peugeot 3008 conquista addirittura il primato, con un distacco abissale sulla seconda in graduatoria (la 308). Ancora una Peugeot crossover sul gradino più basso del podio: la Peugeot 5008. In classifica anche la Volkswagen Tiguan (ottava). In Belgio le scelte dei clienti di NLT sono rivolte a tipologie di carrozzeria più tradizionali, se si esclude la BMW X1 (seconda): in testa c’è l’Audi A3 e, in posizioni di rincalzo, Volkswagen Golf, Audi A4 e Mercedes Classe C.
Anche in Olanda le scelte sono da “conservatori”, con un mix di produzione tedesca e francese: Volkswagen Polo e Golf, Skoda Octavia, Opel Astra, Renault Mégane, Volkswagen Up e Renault Clio. In Polonia i prodotti della vicina Repubblica Ceca dominano le classifiche: Skoda Octavia e Fabia sono prima e seconda, con anche la Superb nella Top Ten. L’ibrido è ben rappresentato dalla Toyota Yaris e dalla C-HR.
In Spagna la classifica del NLT vede al primo posto la Fiat 500, seguita dalla Renault Clio e dalla Nissan Qashqai, con la prima delle Seat in quarta posizione: la Leon. L’Ibiza e le altre posizioni sono tutte occupate da modelli del Gruppo Volkswagen. Nel Regno Unito un’unica Suv nella Top Ten: la Volkswagen Tiguan (quinta), con tutte le preferenze verso modelli di produzione o origine tedesca: nell’ordine, VW Golf, Audi A4, Mercedes Classe A, Audi A3, BMW Serie 3, Seat Leon, BMW Serie 5, Mercedes Classe C e Ford Focus.
In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.
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