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Mercato Italia: il tonfo di settembre sconvolge il 2018

Roma, 13.11.18

Le prime avvisaglie c’erano state a maggio e giugno, ossia quando OEM e concessionari avevano iniziato ad allentare la pressione sulle auto-immatricolazioni (cioè le km zero), e il mercato era passato al rosso:

  • -2,7% a maggio;
  • -7,3% a giugno.

Poi l’estate ha riportato un po’ di sereno (+4,5% a luglio e l’ancora più confortante – in apparenza – agosto con il suo +9,3%).

Tutti fuochi di paglia; la quiete prima della tempesta. Che è puntualmente arrivata a settembre con il suo drammatico -25%, che ha azzerato il segno più dal cumulato (passato a -2,7%) e dimezzato l’attivo del comparto che più di ogni altro, tra i canali di distribuzione “veri”, aveva mostrato vitalità: il noleggio a lungo termine.

Tra gli addetti ai lavori, chi vede sempre il bicchiere mezzo pieno ci spiegherà che il crollo di settembre ha un imputato eccellente: WLTP, cioè le nuove normative di omologazione: molti costruttori, in ritardo con la produzione dei modelli rispondenti al nuovo ciclo di test, sta posticipando le consegne.

Chi vede il bicchiere mezzo vuoto, invece, ci dirà che l’ottimismo di agosto ha avuto come causa sempre WLTP, perché gli OEM si sono affrettati a smaltire le giacenze di prodotto “obsoleto” (le virgolette sono d’obbligo, giacché trattasi sempre di veicoli Euro 6, non dimentichiamolo.

Giusti o sbagliati che siano l’ottimismo e il pessimismo, qualcosa che non quadra c’è di sicuro.

A inizio anno tutti avevano scommesso il raggiungimento di quota 2 milioni di vetture nuove immatricolate al 31 dicembre 2018.
Secondo le ultime stime di Dataforce sarà un successo se si raggiungerà 1.930.000.
Da gennaio a settembre i privati hanno comprato 40.000 auto in meno, gli acquisti aziendali diretti (leasing compreso) ne hanno perse per strada 3.000.

Dopo due quadrimestri da incorniciare, la pesante battuta d’arresto del noleggio a lungo termine di settembre (-38,08%) ha dimezzato l’utile annuo, che è sceso dall’oltre 11% al 5,5% di fine terzo trimestre.

Il comparto ha fatto registrare un saldo positivo in tutti i mesi dell’anno, tranne un leggero calo a maggio e, appunto, la batosta di settembre.

Il long rent ha comunque accresciuto il numero delle immatricolazioni nei 9 mesi di circa 11.000 unità (ma erano 25.000 a fine agosto!).

Tra le categorie di distributori di NLT, a settembre gli operatori “captive” (cioè quelli controllati dai Costruttori) e i generalisti Top hanno fatto registrare una flessione similare: rispettivamente -36,3% e -39,95.

Nei primi 9 mesi questo canale ha comunque già immatricolato 211.000 unità, e si dimostra un canale di distribuzione sempre più vitale per il mercato, anche perché i privati che si stanno rivolgendo al NLT sono sempre più numerosi.

Da segnalare anche che il passaggio dal diesel alle alimentazioni alternative (ibrido soprattutto) è molto lento, anche e soprattutto tra le flotte aziendali, e in particolare nel noleggio a lungo termine, con le due tipologie di player, i “generalisti” (che Dataforce chiama Top Player) e i “Captive”, cioè quelli controllati dai costruttori, che marciano a velocità differente: più virtuosi i “generalisti” (con il 7,3% di immatricolazioni di veicoli ibridi, circa il doppio del mercato nel suo complesso), mentre i “Captive” sono ancorati a poco più dell’1% (e puntano un po’ di più sul gas, metano soprattutto).

Anche nelle immatricolazioni di auto a benzina la situazione è diametralmente opposta: i “Top” sono al 9%, mentre i “Captive” superano il 23%.

Sul versante del RAC, l’analisi dei primi 9 mesi del 2018 ha rilevato un gennaio in forte crescita (+30,8%), un febbraio positivo (+16,6%), marzo, aprile e maggio in sostanziale pareggio (rispettivamente +0,7%, +1,3% e +1,3%).

A giugno il comparto si è “divorato” quasi tutti i risultati positivi accumulati: -27,4%. Luglio ha rappresentato un ritorno al pareggio e agosto di nuovo in forte rialzo: +33,9%.

Ma settembre ha riportato tutti gli operatori coi piedi per terra: -36,2%.

Il consuntivo del cumulato annuo mostra alla fine una tendenza al pareggio: l’incremento è modesto, pari allo 0,8%. Nel nono mese dell’anno il noleggio a breve termine ha immatricolato soltanto 7.000 veicoli (quasi 4.000 unità in meno).

In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.

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