Mercato: prime tre settimane di maggio 2020 in calo del 36%
Roma, 25.05.20
Dopo la riapertura delle concessionarie del 4 maggio 2020, nelle prime tre settimane del mese le vendite sono inferiori del 36% rispetto allo stesso periodo del 2019: la tendenza è analoga a quella della settimana precedente.
SEMPRE IN RIBASSO – Non si inverte la tendenza al negativo del mercato auto italiano, dopo la riapertura delle concessionarie del 4 maggio 2020. Le prime tre settimane di maggio fanno segnare 55.053 unità vendute in Italia, in calo del 36% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel canale privati, il ribasso è del 19%, con la Fiat Panda leader grazie a 1675 unità, ma in picchiata del 46%. Nessun segnale di ripresa dal noleggio a breve termine (-97%), e non ne vedremo almeno fino a dicembre: le vetture che a gennaio e febbraio hanno ingrossato le flotte, sono già troppe rispetto alle richieste di noleggio d’affari e per turismo. In discesa del 47% il noleggio a lungo: le aziende tendono ad allungare i contratti di affitto delle vetture e a sospendere o rimandare gli ordini.
KM 0 PROTAGONISTE – Spicca il calo contenuto delle km 0: le autoimmatricolazioni delle case, giù solo del 6%. In questo canale, la Jeep Compass lievita del 1452%, con 326 unità, mentre la Lancia Ypsilon cresce del 271%, grazie a 267 immatricolazioni. Da notare il risultato della T-Roc ai privati e soprattutto a noleggio, così come il +25% della Tiguan, grazie a offerte in affitto eccezionalmente competitive da parte della società captive (a un solo marchio auto). In evidenza Mercedes GLC e GLE acquistate da società che fanno risultati in crescita rispetto allo stesso periodo del 2019.
NIENTE INCENTIVI – Secondo Salvatore Saladino, Country Manager della Dataforce Italia, “da tre mesi risulta evidente la disperata situazione in cui si trovi tutto l’automotive, dove il -36% di maggio è stato raggiunto grazie alle consegne delle auto che erano rimaste sospese a causa del lockdown. Ora non c’è una ripresa rispetto al -98% di aprile e al -85% di marzo. Tutti hanno ascoltato gli appelli e le proposte costruttive delle associazioni di settore. Tutti, tranne l’unico colpevole sordo di questo Paese, il governo”. Che nel decreto Rilancio non ha introdotto nuovi incentivi per una platea più estesa di auto, né un alleggerimento del carico fiscale sulle auto aziendali.
E IN EUROPA, SIAMO I PEGGIORI – Valutando le vendite a livello europeo dello scorso mese di aprile, inoltre, sono state 292.182 le unità, con un crollo del 78%. L’Italia è la più colpita dal Covid-19, con una diminuzione del 98%. Male, fra i mercati più importanti, anche Gran Bretagna e Spagna (-97%), così come Francia (-89%) e Germania (-61%).
In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.
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