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Al volante per lavoro: il gasolio cala ma vince ancora

Roma, 25.09.18

In Italia le auto a gasolio continuano a essere le preferite da aziende, professionisti e società di noleggio a breve e a lungo termine. Chi la macchina la utilizza per lavoro non pare si faccia influenzare dai proclami di alcuni politici o dalle scelte penalizzanti di varie amministrazioni locali. Questo è un segno inequivocabile che nel nostro Paese il declino delle motorizzazioni diesel è di là da venire, a meno di provvedimenti nazionali che comportino svolte rilevanti per il mercato. «Analizzando i primi cinque mercati flotte europei, più la Norvegia, l’Italia negli ultimi 5 anni segna un calo del diesel del 2,96%, bassissimo rispetto agli altri – chiarisce Salvatore Saladino, country manager di Dataforce, società di analisi tra le leader a livello continentale nel settore automobilistico -. In Francia siamo al -10,83%, in Norvegia addirittura al -24%». Insomma, siamo fra i più restii ad abbandonare questo tipo di alimentazione. «Da noi le flotte aziendali vanno a gasolio per il 78% – sottolineano da Dataforce – e solo la Francia ci batte con l’80%». E l’elettrico di cui tanto e sempre più spesso si parlare? «Senza scelte politiche definite per vederlo raggiungere almeno l’1% di quota servirà più di un altro anno e mezzo», chiariscono gli analisti. L’abbinamento dei motori a zero emissioni con i benzina, invece, paia piaccia sempre di più anche al canale business: «Per quanto riguarda l’ibrido potremmo riuscire ad arrivare al 5% di quota alla fine del 2019». Proprio questa crescita è un fenomeno che appare evidente analizzando l’andamento del noleggio a lungo termine, formula di possesso del veicolo anziché di proprietà, cui aziende e professionisti fanno ricorso con sempre maggior frequenza. Al riguardo Pietro Teofilatto, direttore NLT dell’Associazione di riferimento ANIASA, sottolinea: «Le alimentazioni ibride sono passate dall’1,3% al 2,5%». Anche nel noleggio per assistere all’affermazione dell’elettrico puro invece ci sarà da pazientare: «Le proiezioni – sottolinea Teofilatto – concordano tutte sulla preponderanza dell’alimentazione elettrica sugli altri sistemi di propulsione nell’arco dei prossimi 10-15anni, con un diesel in declino e la combustione interna dai più indirizzata verso una graduale scomparsa. La politica centrale e locale potrà guidare verso nuovi scenari, ma non potrà non considerare attentamente le necessità di mobilità e i risvolti economici e finanziari per cittadini ed imprese». Aspettando quindi eventuali manovre al riguardo, comunque si notano i primi segni del cambiamento, frutto anche di politiche di marketing delle aziende sempre più sensibili al fattore “green”. «Il noleggio rappresenta complessivamente oltre il 50% di questo mercato, non è difficile immaginare un imminente futuro di auto elettriche e condivise. I modelli più recenti hanno maggior autonomia e cominciano a vedersi nelle nostre città colonnine di ricarica e spazi riservati, aumentando l’interesse degli automobilisti. Negli ultimi mesi – conclude il rappresentante di ANIASA – le immatricolazioni complessive di veicoli EV sono notevolmente cresciute, e si preannuncia per fine 2018 un aumento del 100%, passando da 2.000 a oltre 4.000 nuove unità».

In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.

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Contatti: Salvatore Saladino
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