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Comunicato Stampa Dataforce: Mercato Auto e Veicoli Commerciali Settembre 2019

Roma, 01.10.19

Il mese migliore del 2019, mentre Volkswagen vola a +44%

 

Dopo il calo di agosto (-3,29%), a settembre il mercato dell’auto ha dato segnali confortanti di ripresa, sia tra le Passenger Cars, sia tra i Light Commercial Vehicles. Nel nono mese dell’anno, che chiude il terzo trimestre 2019, sono stati immatricolati complessivamente 154.705 veicoli (Passenger Cars + Light Commercial Vehicles), con un incremento del 12,71% rispetto a settembre 2018. Questi dati non comprendono le importazioni parallele, ossia le targhe di veicoli nuovi che non sono transitate attraverso gli importatori ufficiali, che a settembre sono state 13.021 (Passenger Cars) rispetto alle 11.365 dello stesso mese del 2018: +14,57%, cui si sono aggiunti 383 veicoli commerciali leggeri (+8,19%). L’incremento del mercato parallelo ha contribuito a far risalire il mercato nel suo complesso: a settembre, infatti, se si considerano tutte le immatricolazioni ufficiali e parallele, il risultato è di 168.109 targhe contro le 148.973 del settembre precedente, con una variazione positiva di ben 19.136 targhe (+12,85%). Nel cumulato annuo, il mercato ufficiale rimane in negativo dello 0,96% (pari a 15.452 immatricolazioni mancanti), mentre nel cumulato che comprende le importazioni parallele il saldo è positivo dell’1,46% (25.291veicoli in più), cubando in 9 mesi 1.754.602 autoveicoli.

Settembre è stato il settimo mese di eco-bonus: tra elettriche e ibride plug-in, cioè le tipologie di vetture che possono ambire all’incentivo, sono state 2.085 le unità vendute, con le elettriche che migliorano del 139% il risultato di settembre 2018, e le ibride plug-in che ottengono un risultato analogo (+135%) Rimane comunque marginale il contributo di questi veicoli nei numeri del mercato totale.

Tra le Passenger Cars ufficiali, tutti i canali, tranne i noleggi a breve termine, hanno fatto segnare un risultato positivo: quello dei privati ha chiuso il nono mese del 2019 registrando un attivo del 13,65%, corrispondente a 10.306 unità in più, facendo crescere il saldo positivo del 2019 che sale a +2,49 punti percentuali (sono 20.391 targhe in più). In attivo anche il comparto delle vendite dirette aziendali: +11,32%. Molto bene il canale di distribuzione del noleggio a lungo termine: +37,7% dopo il pessimo agosto (-24,26%). Nel cumulato annuo il comparto riprende vigore: +1,09% (sono 2.291 unità in più). Il breve termine a settembre è in rosso, ma di poco: -4,59% (sono 285 nuove immatricolazioni in meno). Il bilancio annuale rimane comunque in positivo del 2,42% (3.677 vetture targate in più). Per quanto concerne le auto-immatricolazioni, sono tornate a crescere sul versante degli OEM (come ad agosto): +79,21%, mentre va registrato un leggero decremento delle km zero e delle demo delle concessionarie: -2,29%. Il canale delle auto-immatricolazioni (meno del 13% dell’intero mercato di settembre, era stato del 25% ad agosto), concentrate soprattutto negli ultimi giorni del mese, ha permesso di incrementare l’attivo mensile.

Il forecast di Dataforce prevede per quest’anno un mercato Passenger Cars di 1.860.000 unità, con un regresso del 2,7% rispetto al 2018, con i privati in crescita dell’1,5% a 1.108.000 unità, gli acquisti aziendali diretti a quota 95.000 (-1,5%), i noleggi a lungo termine in attivo (+1,5% a 264.000 immatricolazioni), quelli a breve in ottima forma (+2,6% a quota 178.000 unità) e le auto-immatricolazioni in forte regresso (-26%, con un volume di nuove targhe di 215.000 unità). La market share dei privati dovrebbe attestarsi al 59,6%, quella delle flotte al 5,1%, il NLT al 14,2%, il NBT al 9,6% e dealer + OEM all’11,6%.

 Roma, 1 ottobre 2019 – Con un numero maggiore di giornate lavorative utili all’immatricolazione (21 rispetto alle 20 del settembre 2018), lo scorso mese ha fatto registrare un incremento del 12,85% per il mercato dell’auto, ufficiale più parallelo (Passenger Cars + Light Commercial Vehicles). Se però si escludono dai conteggi gli oltre 13.000 veicoli di importazione parallela, il bilancio di settembre passa a +12,71% (+13,22% per le Passenger Cars, +7,32% per i Light Commercial Vehicles). A settembre sono state immatricolate 147.027 vetture ufficiali (16.586 in più), 12.678 autocarri leggeri ufficiali (con un saldo positivo di 865 unità), 13.021 vetture parallele (1.656 in più) e 383 veicoli commerciali leggeri paralleli (29 in più). I canali di importazione non ufficiali rappresentano esattamente il 9,01% sul totale delle immatricolazioni italiane, un volume piuttosto significativo.

A settembre il mercato ufficiale dell’auto (Passenger Cars) ha ripreso a viaggiare al di sopra della linea di galleggiamento chiudendo, per la seconda volta nell’anno (dopo aprile) in positivo. Le nuove targhe di vetture nel nono mese del 2019 sono state 147.027, contro le 125.441 del settembre precedente. Un incremento di 16.586 unità (+13,22%), cui hanno contribuito tutti i canali di distribuzione, quello delle auto-immatricolazioni dei concessionari (-2,29%) e quello dei noleggi a breve termine (-4,59%). Il saldo gennaio-settembre rimane positivo per i privati, che hanno acquistato quest’anno oltre 20.000 vetture in più (+2,49%) e di poco in territorio negativo per le immatricolazioni business (-0,64%), mentre il comparto del long rent vola a settembre (+37,7%, pari a 5.431 unità in più), e nel cumulato annuo galleggia (+1,09%) raggiungendo complessivamente 213.150 nuove targhe. Il noleggio a breve termine nel cumulato annuo appare in buona salute (+2,42%). Sono tornate a scendere le auto-immatricolazioni dei concessionari (497 auto in meno), mentre quelle degli OEM sono quasi raddoppiate (+79,21%). Ma nel risultato annuale la flessione dei mesi scorsi mantiene il canale delle km zero e delle demo in profondo rosso: il regresso dei dealer è del 7,74% (pari a oltre 14.000 targhe in meno), quello dei costruttori/importatori del 63,07% (cioè circa 35.000 vetture in meno). Nelle auto-immatricolazioni, quindi, mancano finora quasi 50.000 unità rispetto al 2018.

Il comparto del NLT, tornato in territorio positivo ad aprile, maggio, giugno e luglio (rispettivamente +13,49%, +20,23%, +5,95% e 3,49%), era crollato ad agosto (-24,26%), ma è risorto a settembre: +37,7%. Una crescita, quella di settembre, che ha riguardato entrambe le principali tipologie di operatore: i “captive” (cioè quelli controllati dai Costruttori) a +86,44% e i generalisti Top a +16,55%. 12.001 sono stati i contratti per i Top Player generalisti (1.700 in più) e 7.357 quelli delle società di noleggio captive (oltre 3.400 in più). Complessivamente il NLT ha immatricolato a settembre 19.837 vetture contro le 14.406 dello stesso mese del 2018.

Il settore del noleggio a breve termine a settembre ha chiuso con una piccola perdita (in relazione ai volumi): -4,59%. Il canale del RAC a settembre (mese di modesto valore in termini di inflottamento per i rent-a-car) ha immatricolato 5.930 vetture contro le 6.215 dello scorso anno. Il saldo del cumulato rimane positivo per il 2,42%.

Se ad agosto le demo e le km zero dei concessionari e delle case erano arrivate a pesare il 25% dell’intero mercato, a settembre le auto-immatricolazioni sono state 23.255 (contro le 22.853 del 2018), cioè meno del 13% dell’intero mercato. Ma mentre quelle dei dealer, 21.221 unità, sono scese di 497 targhe (-2,29%), quelle degli OEM sono passate da 1.135 del settembre 2018 alle ben 2.034 di quest’anno (+79,21%). A queste cifre vanno aggiunte anche le 2.866 immatricolazioni che i dealer hanno intestato alle proprie società di noleggio a breve termine, che rappresentano comunque un decremento del 13,78%.

Le marche e i modelli – La graduatoria degli OEM vede a settembre un andamento differenziato nelle prime posizioni. Fiat si mantiene al comando e fa segnare un modesto incremento. Il costruttore nazionale ha immatricolato a settembre 19.374 vetture (+2,65%), cioè 500 in più di settembre 2018. La sua quota di mercato nel 2019 è del 15,34% (circa 2,2 punti in meno del 2018, e a settembre del 13,64%). Al secondo posto dietro Fiat c’è Volkswagen, che a settembre a fatto segnare un clamoroso exploit:+44,49%. Il brand di Wolfsburg ha immatricolato 14.092 vetture contro le 9.753 del settembre precedente. Il terzo posto nella graduatoria mensile è andato a Ford (+3,74%), che ha preceduto Opel (+20,9%) e Peugeot (+0,57%). In sesta posizione Toyota (+4,13%). Soltanto settima Renault (+9,95%), seguita da Citroen, Jeep e Mercedes. Nella classifica del cumulato annuale, invece, Ford mantiene il gradino più basso del podio (alle spalle di Fiat e Volkswagen), seguita da Renault. Nelle posizioni di rincalzo della graduatoria 2019 Peugeot, Opel, Toyota, Citroen, Dacia e Jeep. Il segno più è appannaggio di Volkswagen, Peugeot, Opel, Toyota, Citroen e Dacia (+44,26%).

Nella classifica dei modelli più venduti del 2019, la Panda rimane largamente in testa alla graduatoria anche se a settembre perde il 6,3% rispetto allo stesso mese del 2018. Su base annua le vendite (oltre 105.000 unità in 9 mesi, escluse le versioni autocarro N1) si confermano in forte ascesa (+20,3%). A settembre, della citycar Fiat ne sono state immatricolate 9.125 unità (614 in meno). Al secondo posto della Top Ten modelli 2019 è rimasta la Lancia Ypsilon, anch’essa in forte crescita (+29,53%, con oltre 45.000 unità immatricolate). Terza è la Jeep Renegade (+5,25%), seguita dalla Renault Clio (-16,32%), la Fiat 500X (-20,26%) e la Dacia Duster (le cui vendite sono cresciute quest’anno del 59,92%, con la conquista del secondo posto nella classifica delle auto più comprate dai privati, dopo la Fiat Panda, anche se questa posizione a settembre è andata alla Volkswagen T-Roc). Nelle posizioni di rincalzo, la Citroen C3, la Fiat 500, la Volkswagen T-Roc e la Dacia Sandero.

I veicoli commerciali – Passando all’analisi del comparto veicoli commerciali leggeri, a settembre il mercato ha fatto registrare un dato positivo: +7,32%. Nel nono mese del 2019 sono stati targati 12.678 LCV fino a 3,5 t. Le immatricolazioni dirette dei privati (ditte, artigiani e professionisti) e delle aziende rappresentano quest’anno il 63% delle vendite totali, mentre il noleggio a lungo termine ha raggiunto una market share del 25%. Il breve, invece, occupa una quota di quasi il 7%. Quest’ultimo è in leggera crescita (+1,48%) nella market share, mentre il NLT conserva una quota di mercato inferiore di quasi un punto rispetto a quella del 2018. A settembre il noleggio a lungo termine di LCV ha immatricolato un volume molto superiore di LCV (3.588, ossia 662 in più, cioè +22,62%), mentre il NBT è cresciuto di 494 unità (+62,37%).

Nel comparto degli LCV si segnala la medesima tendenza nelle auto-immatricolazioni: quelle dei costruttori sono cresciute del 139% mentre quelle dei dealer del 41%. Le immatricolazioni a ditte individuali, artigiani e professionisti a settembre sono state 2.315 (-5,36%), quelle delle aziende (proprietà o leasing) 4.632 (-8,49%).

Le alimentazioniEnnesimo calo di vendite per il diesel, anche se più contenuto dei mesi scorsi: a settembre ha fatto segnare un regresso delle immatricolazioni dell’1,43%, mentre il benzina continua a crescere in maniera vigorosa: +31,81%. Ormai le immatricolazioni dei due principali carburanti sono vicine, con il benzina che a settembre ha sorpassato (come a luglio) il diesel: 64.647 le auto a benzina targate lo scorso mese, 62.616 le auto a gasolio. In un solo mese sono state immatricolate 8.000 auto a gasolio in meno, mentre quelle alimentate a benzina sono state circa 15.000 in più. Le immatricolazioni di auto a gpl sono in crescita del 46,9%, mentre quelle delle vetture a metano sono tornate a salire addirittura del +150%. Le elettriche sono cresciute in maniera consistente (+134,7% pari a 753 unità in più), ma rimaniamo convinti che avremmo avuto lo stesso risultato anche senza bonus. Anche le ibride sono cresciute di 42 punti percentuali, passando dalle 7.792 di settembre 2018 a 11.064 di settembre 2019. Le ibride plug-in, ossia quelle incentivate dalla recente introduzione dell’ecobonus, hanno fatto segnare, dopo mesi di regresso, finalmente un risultato positivo: +135%, pari a 440 unità vendute in più, nonostante la scarsa disponibilità di prodotto.

I segmenti – A settembre, per una volta tanto, quasi tutti i segmenti hanno chiuso il mese in attivo, tranne quello delle vetture medie-grandi-lusso (segmenti D-E-F-G), che hanno perso il 3,21% e le monovolume di segmento C-D-E-F), che sono scese del 17,15%. I segmenti di volume che fanno segnare i maggiori incrementi sono stati quello delle compatte (segmento C): +39,88%, i Suv di piccola taglia (Suv A-B: +31,23%) e i Suv compatti (Suv C: +23,42%). Di rilievo anche il grande incremento delle sportive (+107%), pur nei piccoli numeri. Nel cumulato dei primi 9 mesi sono stati immatricolati 617.000 suv/crossover, con una crescita di 45.000 unità.

Le emissioni di CO2 – Per meglio comprendere l’andamento delle vendite in relazione agli incentivi statali per elettriche e ibride plug-in (con emissioni di CO2 fino a 70 g/km e un prezzo di vendita non superiore ai 50.000 euro + Iva) e l’incidenza del malus che grava sulle vetture con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km, dallo scorso mese di aprile Dataforce pubblica anche una tabella delle immatricolazioni suddivise per classi di emissione di CO2 (fino a70 g/km, da 71 a 160 g/km e da 161 g/km) e per canale di vendita (privati, flotte, noleggio a lungo termine, noleggio a breve termine e auto-immatricolazioni OEM e Dealers). Nella prima classe di emissione, quella agevolata dagli incentivi, a settembre il risultato è nettamente migliore rispetto ai mesi scorsi: le immatricolazioni sono cresciute del 135%, e la crescita è dovuta soprattutto alle immatricolazioni dei privati che sono quadruplicate e quelle degli acquisti diretti aziendali che sono raddoppiati. Nella classe di emissione intermedia, ossia quella non influenzata dagli incentivi né penalizzata dall’eco-malus, le vendite sono cresciute sullo stesso livello della media del mercato (+12,66%). Invece nella categoria superiore ai 160 g/km di CO2, l’effetto della nuova tassa da versare all’atto dell’immatricolazione continua a non farsi sentire, esattamente come nei mesi precedenti. È stato targato praticamente lo stesso numero di veicoli (+3,29%, pari a 361 unità in più).

Ultimi tre giorni – Negli ultimi tre giorni feriali di settembre (26-27-30) si è scatenata come al solito la caccia al recupero delle immatricolazioni: sono state il 46,64% sul totale del mese. Ossia quasi una su due nuove targhe. In questi ultimi 3 giorni lavorativi sono stati immatricolati 72.155 veicoli su un complessivo di 154.705. La tabella allegata a questo comunicato, che evidenzia i numeri delle immatricolazioni degli ultimi tre giorni, è costruita secondo lo schema 80/20, ovvero mostra i marchi che con i loro volumi “fanno” l’80% del mercato e raggruppa sotto la voce “Altro” il restante 20%. Nel nono mese dell’anno tutto il Gruppo FCA si è mantenuto al di sopra del 50%: il costruttore che ha targato i maggiori volumi negli ultimi tre giorni è stato Alfa Romeo, che ha immatricolato il 64,82% delle sue vetture. Al secondo posto Lancia (62,93%). Terza è Jeep (61,59%), seguita da Lexus (59,4%) e DS (56,38%). Tra i virtuosi, Kia (23,62%), Volvo (29,59%), Dacia (31,64%). In quarta e quinta posizione, Opel (35,05%) e Land Rover (36,22%).

Laura Gobbini, Data Analyst di Dataforce Italia, ha così commentato i dati del mese di settembre: “Fa piacere che il mercato dell’auto abbia rialzato la testa a settembre, con il migliore risultato dell’anno (+13,22% per le Passenger Cars), anche se il fenomeno delle importazioni parallele negli ultimi tempi sta riprendendo quota: +14,57% a settembre, che diventa un +34,59% sull’anno. Ma il dato più significativo è che la contrazione delle vendite di auto a gasolio è stata limitata all’11%; forse, finalmente, gli automobilisti paiono aver compreso che la campagna contro il diesel è in larga misura ingiustificata. Chi percorre molti km all’anno non trova, per il momento, una soluzione più conveniente dell’auto a gasolio in termini di costi d’esercizio. Parimenti, l’auto elettrica a settembre è cresciuta in maniera sostenuta (+135%), così come l’ibrido (+42%). E finalmente iniziano a essere disponibili un buon numero di ibride plug-in (+135% a settembre). La market share di queste alimentazioni è ancora intorno al 5%, ma la crescita c’è ed è incoraggiante. L’attenzione degli acquirenti si sta concentrando anche sulle alimentazioni alternative a gas: se il gpl è in trend positivo da inizio anno, a settembre va segnalato il ritorno al successo delle auto a metano: +150% di immatricolazioni”.

In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.

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