Comunicato Stampa Dataforce: Mercato Autovetture e Veicoli Commerciali Aprile 2024
Roma, 02.05.24
Roma,2 maggio 2024
I nuovi incentivi non sono ancora operativi (e non è un caso…) ma, grazie ai due giorni lavorativi aggiuntivi (20 nell’aprile di quest’anno, 18 nel 2023), il mercato dell’auto Passenger Cars è tornato al segno più. Un incremento di media entità, +7,75%, quasi 10.000 targhe, ingrossato dall’ennesimo forte aumento delle km zero (auto-immatricolazioni a +41%) e da un positivo risultato del canale dei privati, superiore alla media del mercato (quasi il 14% in più). Ad aprile le immatricolazioni dei privati rappresentano però una quota inferiore alla media annua: 51,32% (da gennaio ad aprile il 55,08%). Male il noleggio a lungo termine: -16,5%. Ancora in crescita, ma attenuata, il breve termine (+12,5%) e in positivo anche il canale degli acquisti diretti aziendali (+7%). Il consuntivo del quadrimestre vede le Passenger Cars a +6,19%, con circa 590.000 nuove targhe, oltre 34.000 in più rispetto al 2023, con il solo long rent in negativo (-14%). In ambito Light Commercial Vehicles il risultato è ampiamente positivo: +20,42%, allineato all’andamento del primo quadrimestre (+19,76%). A far meglio della media del comparto LCV sono stati i tre canali principali: società in proprietà e leasing (+28%), NLT (+26%) e i “privati” (ditte, artigiani e professionisti: +26%). Incremento più modesto per lo short rent (+6 %) e ottimo risultato in rosso per le auto-immatricolazioni (-25%). Nel consuntivo da gennaio ad aprile il comparto dei veicoli commerciali leggeri sfiora le 69.000 immatricolazioni, oltre 11.000 in più.
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“Il mercato automobilistico appare in leggera crescita”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, “ben lontano dal recuperare i volumi ante-Covid e con i nuovi incentivi impelagati da autorizzazioni burocratiche che tardano ad arrivare. Sembra sempre più evidente che i partiti della maggioranza di Governo intendano sfruttare a proprio vantaggio la visibilità che i media daranno ai nuovi bonus in ottica elezioni europee: potrebbe quindi arrivare nella seconda metà del mese di maggio l’annuncio ufficiale. Il mercato ha retto soltanto grazie al calendario che ha concesso due giorni lavorativi in più rispetto al 2023 e alla solita robusta iniezione di auto-immatricolazioni. Ma comunque, rispetto al primo quadrimestre 2019, mancano all’appello ben 125.000 targhe”.
MERCATO ITALIA – VETTURE
Ad aprile sono state targate 135.984 automobili nuove (9.775 in più rispetto allo stesso mese del 2023, con un saldo attivo del 7,75%). In aumento, ma con volumi sempre scarsamente significativi, l’apporto delle importazioni parallele (1.790 unità, +16,31%). Bene i canali di distribuzione dedicati alla vendita diretta: privati e aziende, mentre il noleggio a lungo termine permane in negativo. Il NLT fa registrare una flessione del 16,45%, che segue al tonfo di marzo del 25,44%. Il long rent ha targato 28.200 automobili (5.552 in meno). Per i privati l’incremento è del 13,75%, con 69.783 immatricolazioni (8.433 in più rispetto ad aprile 2023). Per il canale business degli acquirenti diretti le nuove targhe sono state 6.674, 434 in più, con un attivo del 6,96%.
Continua anche il momento positivo per il canale dei noleggi a breve termine, che proseguono a inflottare, anche se a ritmi meno serrati rispetto ai mesi scorsi: ad aprile i rent-a-car hanno targato 14.951 Passenger Cars, 1.667 in più (+12,55%). Prosegue la corsa delle auto-immatricolazioni dei costruttori e delle reti ufficiali di vendita: l’incremento delle demo e delle km zero è stato del 41,38%. Case e Concessionarie hanno intestato a sé stesse 16.376 vetture, 4.793 in più rispetto al quarto mese dell’anno scorso. L’aumento è stato del 47,54% per le intestazioni ai dealer per uso proprio (che è la parte più significativa nei volumi tra le auto-immatricolazioni, con quasi 4.666 targhe in più), mentre le intestazioni a uso proprio degli Oem, sono calate di 106 unità (-11,86%) e cresciute di 233 unità (+26,66%) per le auto destinate a uso noleggio.
Nel primo quadrimestre sono state targate 589.119 Passenger Cars, 34.317 in più rispetto ai primi quattro mesi del 2023, per una crescita del 6,19%. Complessivamente i privati conquistano il 55% del mercato, le aziende in acquisto diretto il 5%, i noleggi a lungo termine sono sotto al 21%, i rent-a-car sfiorano quota 9%, mentre le auto-immatricolazioni superano il 10%.
MERCATO ITALIA – VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI
In ambito LCV, aprile evidenzia ancora una volta una crescita (la dodicesima consecutiva), anche se meno significativa rispetto ai mesi precedenti: +20,42%. Il settore dei veicoli commerciali leggeri ha immatricolato 15.392 unità, 2.610 in più rispetto ad aprile 2023. Il canale dei “privati” (ditte, artigiani e professionisti) è cresciuto del 25,79%, mentre quello delle società che optano per la formula dell’acquisto diretto ha fatto segnare un incremento ancora superiore (+27,6%). Molto bene anche il noleggio a lungo termine (+25,93%), che raggiunge una quota di mercato del 33,54%, 3 punti in meno rispetto al canale business in proprietà. Rallenta invece la crescita dei noleggi a breve termine (+6,26%) e presentano un forte passivo le auto-immatricolazioni: -25,29% ad aprile, dopo il +47% fatto registrare a marzo. Il cumulato gennaio-aprile è di 68.888 nuove targhe per gli LCV, in attivo del 19,76%.
IL MERCATO PER MARCA
Ad aprile Fiat fa segnare un risultato esattamente identico a quello dello scorso anno: 15.477 nuove targhe, conquistando una quota di mercato dell’11,38%, quasi un punto in meno rispetto al 2023. Anche nel cumulato annuo i volumi di Fiat sono pressoché uguali all’anno scorso: 66.523 immatricolazioni, appena 242 in meno. Volkswagen mantiene il secondo posto in classifica, ma con Toyota che si piazza terza a un’incollatura. Il colosso di Wolfsburg ad aprile perde terreno (-11,47%), mentre la Casa giapponese avanza a spron battuto (+65,58%). Buon risultato per Dacia, che ha fatto segnare un incremento del 20,81%, ben più della media del mercato, e si posiziona ancora una volta quarta. Quinta risale Renault (+16,82%), che precede Ford (-10,43%), BMW (+22,95%) e Citroen, che ad aprile ha raddoppiato le targhe (+94,82%). Scende al nono posto Peugeot (-22,03%, era quinta a marzo) e poi Audi e Jeep, entrambe in calo. Scorrendo la classifica, si notano le ottime performance di Nissan (+69%), Cupra e Seat (+61%) e Land Rover (+85%). Continua a crescere MG (+20,37% nel quarto mese del 2024, +73% nel cumulato annuo), mentre DR è in flessione (-8,18% ad aprile, -28% nei primi quattro mesi), ma il gruppo molisano è in crescita con il brand Evo (+47,14% ad aprile).
Tra gli LCV, ad aprile Fiat (-4,18%) è sempre al comando, seguita da Ford, Renault, Iveco, Peugeot, Citroen, Mercedes, Opel, Volkswagen e Toyota. Nella Top 10 del mese, solo Fiat, Peugeot e Opel hanno mostrato segnali di regresso, ma non pesanti: tutti gli altri sono in crescita, con Ford, Renault, Mercedes e Toyota che hanno fatto segnare tassi di crescita elevati.
CHANNEL MIX 2024
La graduatoria della quota di mercato per marca in base al mix di vendita per canale dei brand Top25 mette in luce le strategie delle case auto e di quello che vogliono, o sono costrette a fare, per conquistare il loro mercato e proteggere per quanto possibile la loro marginalità delle vendite.
Nel settore delle vendite a clienti privati, che è da sempre il canale a reddito maggiore per gli Oem, leader di mercato è Dacia, che quest’anno ha consegnato 33.617 Passenger Cars, lasciando agli altri canali soltanto 2.026 vetture sul totale delle sue vendite complessive (il 5,68%). La quota del canale retail è quindi del 94,32%. Sul secondo gradino del podio della migliore quota di vendita ai privati quest’anno c’è sempre Suzuki (92,91%), che nel primo quadrimestre ha realizzato soltanto 152 auto-immatricolazioni e 35 vendite ai rent-a-car. Hyundai si classifica al terzo posto (82,5%). A seguire, DR Automobiles (80,75%), Toyota, MG, Renault, Kia e Ford, tutte sopra al 60% di vendite ai privati. La media della quota di mercato di questo canale quest’anno è del 55%
Nell’ambito degli acquisti aziendali diretti, la quota più significativa della mix è sempre quella di Mercedes, che risale fino a sfiorare il 22%, a fronte di una media di mercato per questo canale del 5%. Il comparto delle flotte in proprietà è fondamentale anche per le politiche commerciali di BMW (12,96%), Audi (9,12%), Volvo (7,92%) e Alfa Romeo (6,18%).
Nel noleggio a lungo termine, i brand che ricorrono in maniera massiva a questo canale sono Seat (55,67%), Cupra (47,01%), BMW (46,88%), Audi (42,52%), Skoda (40,96%), Volvo (40,2%) e Nissan (30,87%). Per Alfa Romeo la quota riservata al long rent è in diminuzione: 30,2%, rispetto al 2023 quando le vendite al NLT rappresentavano il 50%. La Casa del Biscione rivolge alla clientela business (acquisti diretti + NLT) oltre il 36% delle sue automobili, circa il 30% ai privati e ben il 20% al noleggio a breve termine. La media del mercato del noleggio a lungo termine quest’anno è del 20,8%.
Il noleggio a breve termine è molto utilizzato quest’anno anche da Seat (24,03%), Lancia (22,41%), Fiat (17,6%), Cupra (16,4%) e MG (16,11%): tutte in forte crescita nelle immatricolazioni verso questo canale. Nel 2024 la media di share dei rent-a-car è salita fino a sfiorare il 10%.
I costruttori che ricorrono alle auto-immatricolazioni in maniera massiccia sono tutti del Gruppo Stellantis: Lancia (25,68%), Jeep (22,37%), Fiat (21,77%), Peugeot (17,67%), Opel (16,55%), Citroen (13,9%) e Alfa Romeo (12,64%), con l’aggiunta di DR (12,75%). La media del mercato di 9,6% nel primo quadrimestre. Gli unici brand che auto-immatricolano con una quota appena superiore all’1%, quest’anno sono Suzuki e Dacia.
ALIMENTAZIONI
Tra le Passenger Cars si conferma il rifiuto per le auto elettriche e per le ibride plug-in che ad aprile fanno segnare i decrementi più significativi tra tutte le alimentazioni: rispettivamente -20,48% e -24,51%, molto peggio del diesel (-14,4%). Nel quarto mese dell’anno le auto a corrente immatricolate sono state appena 3.173. La quota di mercato delle elettriche è calata al 2,33% e permane sotto al 3% nel primo quadrimestre (2,78%). Le plug-in hybrid targate ad aprile sono state 4.516, con una market share del mese del 3,32%, pressoché identica a quella del cumulato. Viceversa, le full hybrid sono in gran spolvero: +41,66% nel quarto mese dell’anno, con una quota di mercato che vale l’11%. Le auto a benzina (mild hybrid comprese) continuano a rimanere le vere protagoniste del mercato: la quota è tornata a superare di parecchio il 50% (esattamente il 54,85% ad aprile), con una crescita di oltre 4,5 punti. Le immatricolazioni diesel sono ancora in flessione ma la loro quota di mercato si mantiene comunque al 20%. Tra le auto a gas, quelle alimentate a gpl salgono del 9,48%, mentre quelle a metano ricominciano a salire nelle vendite, grazie al prezzo del combustibile che è tornato a livelli accettabili. Ma rimangono per il momento a quote da “zero-virgola”, anche perché questa tipologia di alimentazione è quasi scomparsa dai listini.
Tra i veicoli commerciali leggeri, ad aprile i mezzi a gasolio continuano a seguire un trend molto positivo (+28,08%): sfiorano una quota dell’87% con un incremento di oltre 5 punti. In fortissima discesa le immatricolazioni di veicoli commerciali elettrici: le immatricolazioni sono dimezzate. La quota degli LCV a batteria scende all’1,49% (1,8 su base annua). Scendono a volumi ancor più modesti i mezzi da lavoro ibridi. Full e plug-in raggiungono a stento l’1,51% di quota di mercato, pur con un leggero incremento per i veicoli full hybrid. I benzina calano al 7,5% di market share.
ULTIMI 3 GIORNI
La corsa all’immatricolazione negli ultimi tre giorni feriali di aprile (26-29-30) è stata, come prevedibile, piuttosto intensa. Le targhe assegnate nello sprint finale sono state 56.303, pari al 41,4% delle immatricolazioni del mese (135.984), un punto in più rispetto a marzo. Ad aprile sono stati addirittura 9 i brand che hanno targato almeno la metà delle loro auto negli ultimi tre giorni. I più “attivi” sono stati: Lancia (69,5%), DR Automobiles (59,9%), Mitsubishi (56,9%), MG (56,6%), Hyundai (52,9%), Fiat (51,9%), Nissan (51,3%), DS (50,9%) e Volkswagen (50%). Tra i meno attivi negli ultimi 3 giorni, Volvo (10,6%), Land Rover (14,5%) Smart (17,6%) e Suzuki (19,9%).
I veicoli commerciali leggeri targati negli ultimi 3 giorni di aprile sono stati invece 31,3% del mercato totale, una quota simile a quella dei mesi scorsi. Il totale delle targhe “last minute” è stato di 4.824 unità su 15.392. Più attive nelle targhe di fine mese sono state Nissan (51%), Peugeot (48,9%) e Volkswagen (48,5%).
EMISSIONI MEDIE DI CO2
Le tabelle rappresentate nell’analisi illustrano la classifica per marca delle emissioni medie di CO2 sul totale del venduto nel mese di riferimento (in questo caso aprile 2024). Le emissioni medie di CO2 delle auto immatricolate nel quarto mese dell’anno sono state di 123,2 g/km, in risalita rispetto alla media dell’anno. La media del quadrimestre è infatti di 122 g/km.
In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.
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