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Comunicato Stampa Dataforce: Mercato Autovetture e Veicoli Commerciali Luglio 2024

Roma, 01.08.24

Roma, 1 agosto 2024

A luglio, nonostante due giorni lavorativi in più rispetto al 2023 che dovrebbero valere circa il 9% aggiuntivo, il mercato dell’auto galleggia in territorio positivo con un +4% abbondante nelle Passenger Cars. Un risultato decisamente sottotono rispetto al mese precedente quando, grazie alla ripresa degli incentivi, il mercato aveva fatto segnare un ben più brillante +15%, esaurendo in poche ore i fondi a disposizione per la fascia di emissioni fino a 20 g/km di CO2 grazie alle vetture elettriche ferme da mesi in attesa di poter essere immatricolate con gli sconti promessi.

Nel primo mese del dopo il giro di boa, il mercato dell’auto è ritornato all’assoluta mediocrità, a livelli pressoché stabilizzati sui volumi del 2023 (nei primi 7 mesi l’incremento delle nuove targhe è del 5,27%, che significa appena 50.000 immatricolazioni in più). Il trend è il medesimo da inizio anno: anche a luglio le Passenger Cars sono state sostenute artificialmente dalle auto-immatricolazioni (+16%), questa volta con un contributo fondamentale delle targhe delle Case Auto a uso proprio, che sono triplicate, mentre quelle dei Concessionari sono rimaste sui livelli di luglio 2023. Le vendite ai privati rimangono però su buoni livelli (+14%) potendo contare ancora sui fondi residui degli incentivi della fascia da 60 a 135 g/km che a luglio sono stati sfruttati soprattutto per acquistare auto di tipo full hybrid (+56,18%) o a gpl (+21,29%).

Male invece il comparto del noleggio a lungo termine (-21%), molto peggio il noleggio a breve termine (-37%, su volumi davvero modesti), stabili gli acquisti diretti delle società (-1%). Nel mese di luglio il mercato Passenger Cars nel suo complesso ha superato il traguardo di 1 milione di nuove targhe quest’anno, confermando come estremamente probabile la previsione di Dataforce per una chiusura del 2024 a quota 1,6 milioni di immatricolazioni (+1,8%).

Sul versante dei veicoli commerciali leggeri, a luglio il mercato ha un po’ tirato i remi in barca, mantenendosi sugli stessi volumi del 2023 (+1%), con tutti i canali di distribuzione stabili, tranne le società in acquisto diretto (+9%) e lo short rent (-29%). Grazie ai mesi precedenti in gran spolvero, il mercato degli LCV totalizza quest’anno un risultato decisamente positivo: +15%.

 

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“I risultati di luglio tornano a darci la veritiera situazione del mercato auto”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia. “La fiammata delle immatricolazioni di auto elettriche di giugno è stata un’affannosa quanto effimera corsa ad accaparrarsi i nuovi incentivi per targare tutte le BEV possibili che i clienti attendevano da mesi a prezzo ridotto. Finita la festa, finita la richiesta di BEV, che nel mese si fermano al 3,3% di quota: gli italiani desiderano (e comprano) soprattutto auto full hybrid (+56%) e a gpl (+21%), che insieme raggiungono il 23% di quota”.

 

“Il mercato di luglio, se analizzato per gruppi, si mostra in una pletora di segni negativi”, commenta Francesco Farris, Project Manager & Market Analyst di Dataforce Italia. “Tra i big del mercato, chiudono in positivo a 4 cifre solamente il gruppo Toyota (+6.144) e il Renault Groupe (+4.349). In tutt’altra situazione, con cali a 4 cifre, DR (-1.111), MINI (-1.067), Nissan (-1.018) e Fiat, che da sola perde quasi 4.000 vetture (-3.935), portando Stellantis sul cumulato annuo a pareggiare il 2023, un risultato che peserà ancora di più dopo le ultime dichiarazioni di Tavares”.

 

MERCATO ITALIA – VETTURE

A luglio sono state targate 125.150 automobili nuove (5.193 in più rispetto allo stesso mese del 2023, con un saldo attivo del 4,33%). In aumento, ma con volumi sempre scarsamente significativi, l’apporto delle importazioni parallele (1.849 unità, +23,76%). Bene il canale dei Privati, che è cresciuto del 14,16%, con un livello di nuove targhe pari a 77.945 unità (9.670 quelle aggiuntive). Sostanzialmente stabile, invece, il canale delle vendite dirette alle aziende (società in proprietà e leasing): -0,86%, con 6.675 immatricolazioni (58 in meno). A sostenere il mercato, però, è stato ancora una volta il comparto delle auto-immatricolazioni. A luglio sono state le Case Auto, con le immatricolazioni a uso proprio, a dare il contributo più rilevante in termini di crescita: +212,21%, cioè il triplo rispetto all’anno scorso, con un volume di 3.581 unità. Stabili, invece, le auto-immatricolazioni delle Concessionarie a uso proprio (cioè km zero): 12.317 targhe, appena 256 in più (+2,12%).

Rimane in negativo il noleggio a lungo termine che fa registrare una flessione del 20,84%: un calo superiore a quello medio dell’anno (-15,08%). Il long rent ha targato a luglio 22.198 automobili (5.845 in meno). Risultato ancora più negativo per il canale dei noleggi a breve termine: -36,59%, ma si tratta di un calo ampiamente prevedibile perché il comparto aveva anticipato l’inflottamento nei mesi precedenti, e comunque il dato cumulativo dei primi 7 mesi rimane largamente in attivo: +24,12%.

Da gennaio a luglio sono state targate 1.015.065 Passenger Cars, 50.804 in più rispetto ai primi 7 mesi del 2023, per una crescita del 5,27%. Complessivamente i privati conquistano il 56,25% del mercato (a luglio hanno superato il 62%), le aziende in acquisto diretto il 5,02%, i noleggi a lungo termine sono al 20,34% (a luglio non hanno raggiunto nemmeno una market share del 18%), i rent-a-car scendono a quota 6,88%, mentre le auto-immatricolazioni tornano a superare l’11% (esattamente da gennaio a luglio raggiungono una market share dell’11,51%).

MERCATO ITALIA – VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI

In ambito LCV, luglio mostra un rallentamento della corsa al rialzo: sebbene si tratti della quindicesima crescita consecutiva, il risultato è positivo di pochissimo: +1,19%. Il settore dei veicoli commerciali leggeri ha immatricolato 15.696 unità, soltanto 185 in più rispetto a luglio 2023, con solo alcuni comparti della distribuzione in attivo. Il canale dei “privati” (ditte, artigiani e professionisti) è sceso del 5,75%, mentre quello delle società che optano per la formula dell’acquisto diretto ha fatto segnare un incremento abbastanza significativo (+9,49%). Modesto l’aumento delle immatricolazioni del noleggio a lungo termine (+2,51%). Profondo rosso per i noleggi a breve termine (-29,29%). In leggera flessione le auto-immatricolazioni: -1%. Il cumulato dei primi 7 mesi del 2024 del settore LCV è di 121.612 nuove targhe, in positivo del 15,27%.

 

CHANNEL MIX 2024

La graduatoria della quota di mercato per marca in base al mix di vendita per canale dei primi 25 brand evidenzia le strategie delle case auto e di quello che vogliono, o sono costrette a fare, per conquistare il loro mercato e proteggere per quanto possibile la loro marginalità delle vendite.

Nel settore delle vendite a clienti privati, che è da sempre il canale più remunerativo per gli Oem, leader di mercato nei volumi è sempre Dacia che nel 2024 ha consegnato 57.987 Passenger Cars ai privati e che in questo canale ha una quota del 93,87%, la maggiore in assoluto. Sul secondo gradino c’è sempre Suzuki (91,95%), che in maniera molto virtuosa da gennaio a luglio ha realizzato appena 507 auto-immatricolazioni e 48 vendite ai rent-a-car. DR Automobiles si classifica al terzo posto (86,34%). A seguire, Hyundai (75,25%), Tesla, Toyota, MG, Renault, Kia e Ford, tutte sopra al 60% di vendite ai privati. La media della quota di mercato di questo canale quest’anno è del 56,25%.

Nell’ambito degli acquisti aziendali diretti, la quota più significativa della mix è sempre quella di Mercedes, che sale al 21,79%, a fronte di una media di mercato per questo canale del 5,02%. Il comparto delle flotte in proprietà è fondamentale anche per le politiche commerciali di BMW (13,33%), Tesla (12,13%), Audi (9,06%), Volvo (6,97%) e Alfa Romeo (6,65%).

Nel noleggio a lungo termine, i brand che ricorrono in maniera evidente a questo canale sono Cupra (49,29%), BMW (45,97%), Audi (42,87%), Volvo (39,06%), Skoda (38,2%), Alfa Romeo (35,38%), Volkswagen (30,12%) e Nissan (29,27%). La media del mercato del noleggio a lungo termine quest’anno è del 20,34%, in decisa flessione.

Il noleggio a breve termine è utilizzato in maniera massiccia quest’anno da Alfa Romeo, con una market share della sua mix del 16,32%), ma anche da Lancia (14,86%), MG (13,58%), Fiat (13,1%) e Opel (12,51%). Nel 2024 la media di share dei rent-a-car è del 7,56%.

I costruttori che ricorrono alle auto-immatricolazioni in modo evidente sono tutti del Gruppo Stellantis: Lancia (33,15%), Fiat (24,79%), Citroen (22,5%), Jeep (20,88%), Peugeot (20,58%), Opel (17,94%) e Alfa Romeo (13,19%). Per questi brand la quota assegnata alle auto-immatricolazioni è in aumento. La media del mercato è del 10,83% nei primi 7 mesi di quest’anno. Gli unici brand che auto-immatricolano con una quota appena superiore all’1%, quest’anno sono Tesla (1,48%) e Dacia (1,96%).

 

IL MERCATO PER MARCA

Pesante tonfo a luglio delle immatricolazioni di Fiat, dopo l’eccellente risultato di giugno quando aveva fatto registrare un incremento di quasi 30 punti. Nel primo mese dopo il giro di boa l’azienda torinese ha fatto segnare -27,07%, con quasi 4.000 targhe in meno e mettendo a rischio la prima posizione nella classifica delle marche preferite. Toyota è al secondo posto, con un incremento formidabile delle immatricolazioni (+144,43%, che significa circa 5.800 unità in più) e si sta avvicinando a Fiat: a luglio la distanza è di sole 800 targhe. La performance di Toyota mette in ombra il pur eccellente risultato di Dacia (+36,11%), che si classifica al terzo posto a sole 100 unità di distanza dal brand giapponese. Quarta è Volkswagen, che però non riesce a bissare il risultato del luglio precedente (-2,1%). Quinta si posiziona Renault (+28,96%) che grazie al risultato dello scorso mese risale nella graduatoria del cumulato annuo nella medesima quinta posizione. Nelle posizioni di rincalzo, Peugeot (+14,79%), Audi (+4,71%), Jeep (+3,59%), BMW (+9,35%) e Ford (-7,28%). Da segnalare l’andamento positivo di Kia (+22,54%), Opel (+42,72%) e MG (+35,34%). Tra i risultati più deludenti, Nissan (-36,09%), Alfa Romeo (-25,49%), DR (-40,52%) e Mini (-55,6%).

Tra gli LCV, a luglio Fiat (-18,98%) è sempre al comando, seguita da Ford (+46,85%), Renault (-13,69%), Iveco (-9,01%), Citroen (+18,38%), Peugeot (-12,39%), Mercedes (+63,4%), Opel (-15,92%), e Toyota (+17,48%).

 

ALIMENTAZIONI

Tra le Passenger Cars, dopo lo “spintaneo” risultato di giugno, le BEV ritornano nella normalità, con un incremento delle immatricolazioni davvero modesto (+0,88%, pari ad appena 36 unità aggiuntive), confermando che il risultato del mese precedente ha permesso soltanto di recuperare le immatricolazioni in attesa di essere perfezionate al momento del via dei nuovi incentivi rafforzati. A mostrare un andamento positivo a luglio sono state invece le full hybrid: +56,18%, con ben 5.265 targhe aggiuntive, che portano il saldo del settimo mese dell’anno a 14.637 unità e a una market share mensile dell’11,7%. Molto bene anche le auto a gpl: 14.191 nuove immatricolazioni (+21,29%, per 2.491 unità in più). In crescita le auto a benzina (anche mild hybrid): 4,48%), in flessione le diesel (-17,01%). In affanno, come ormai da alcuni mesi, le plug-in hybrid (-9,55%), le cui sorti nemmeno gli importanti contributi degli Ecobonus riescono a risollevare. Le PHEV a luglio scendono al 3,88% di quota di mercato e hanno una quota sul cumulato ancora più bassa, inferiore addirittura a quella delle elettriche.

Tra i veicoli commerciali leggeri, a luglio i mezzi a gasolio continuano a seguire un trend positivo (+5,42%), superando la quota dell’88% con un incremento di 3,5 punti. In fortissima discesa le immatricolazioni di veicoli commerciali elettrici: le immatricolazioni sono ancora una volta dimezzate (-51,64%). Per il momento, la quota degli LCV a batteria scende all’1,78% su base annua. Sempre su volumi modesti i mezzi da lavoro ibridi: full hybrid e plug-in hybrid raggiungono a stento l’1,49% di quota di mercato. I benzina calano al 7,35% di market share (appena 5,93% a luglio), con un volume di immatricolazioni al di sotto delle 1.000 unità a luglio.

 

ULTIMI 3 GIORNI

La corsa all’immatricolazione negli ultimi tre giorni feriali di luglio (29-30-31) è stata, come prevedibile, abbastanza intensa. Le targhe assegnate nello sprint finale sono state 43.947, pari al 35,1% delle immatricolazioni del mese (125.150). A luglio sono stati 5 i brand che hanno targato almeno la metà delle loro auto negli ultimi tre giorni. I più “attivi” sono stati: Lancia (63,6%), Hyundai (61,6%), Fiat (57,7%), Opel (54,7%) e Citroen (50,3%). %). Tra i meno attivi negli ultimi 3 giorni, Lynk & Co (11,4%), Tesla (13,7%) e Suzuki (14,4%).

I veicoli commerciali leggeri targati negli ultimi 3 giorni di luglio sono stati invece il 33,6% del mercato totale, una quota molto più bassa rispetto ai mesi scorsi. Il totale delle targhe “last minute” è stato di 5.277 unità su 15.696. Più attive nelle targhe di fine mese sono state Peugeot (61,8%), Nissan (53,7%), e Citroen (53,1%).

 

EMISSIONI MEDIE DI CO2

Le tabelle rappresentate nell’analisi illustrano la classifica per marca delle emissioni medie di CO2 sul totale del venduto nel mese di riferimento (in questo caso luglio 2024). Le emissioni medie di CO2 delle auto immatricolate nel settimo mese dell’anno sono state di 121 g/km, nettamente superiori a giugno quando, grazie al record di vendita raggiunto dalle vetture a corrente, erano state di 11,1 g/km. La media del 2024 è comunque esattamente la stessa: 121 g/km. L’exploit delle elettriche a giugno non è servito a nulla per cambiare la situazione.

 

In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.

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