Mercato auto, marzo a meno 9,6% nel primo mese di Ecobonus
Roma, 01.04.19
Marzo da dimenticare per il mercato dell’auto: vendite a meno 9,6% con risultati paradossali per l’Ecobonus nel suo primo mese di operatività: le vetture incentivate fra 0 e 70 g/km di CO2 sono state poco più di 1.000, lo 0,5% del mercato e addirittura il 20% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Incredibilmente, nonostante il bonus, ne sono state acquistate di meno: manca infatti il decreto attuativo e il supersconto è al palo.
Non solo: analizzando la performance lato “malus”, si sono vendute poco meno di 8.000 vetture contro le quasi 5.000 del marzo 2018: nonostante la sovratassa quindi ne sono state acquistate di più. I numeri arrivano da uno studio di Dataforce, società specializzata nell’analisi dei dati di mercato. Che commenta: “Le scelte del Governo si stanno confermando un’iniziativa totalmente inefficace nell’ambito di una politica di rinnovamento del parco circolante”.
Il calo delle vendite a marzo in ogni caso spaventa: secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 193.662 vetture, il 9,6% in meno dello stesso mese del 2018 come dicevamo. E questo significa che mei primi tre mesi dell’anno il totale delle auto vendute è pari a 537.289, pari al 6,5% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso. “Spaventa” perché Il 1° trimestre, per il mercato dell’auto mediamente realizza il 29% dellle vendite totali di tutto l’anno. Insomma il 2019 comincia malissimo.
In questo contesto sono 48.052 le auto vendute del gruppo Fca a marzo, il 19,31% in meno rispetto a marzo 2018. La quota di mercato cala quindi dal 27,8% al 24,8%. In calo le immatricolazioni del gruppo anche nel I trimestre (-16,57%) con la quota di mercato che si attesta a 24,59%. Ma non mancano elementi positivi: FCA cresce nelle vendite ai clienti privati nel trimestre (+17% rispetto all’anno scorso), oltre che nelle flotte e nel noleggio a lungo termine. “Jeep – spiegano poi a Torino – con 23.600 registrazioni nel trimestre, in crescita del 3%, è leader dei SUV con una quota del 11,4% nel segmento, pari al 4,4% del mercato totale. Crescono Compass (+11%, leader di segmento nel progressivo annuo), Cherokee (+113%), Grand Cherokee (+1%) e Wrangler (+214%). Ancora un mese positivo per Lancia che aumenta le vendite sia nel mese (+15,5%) sia nel trimestre: +35%. Ypsilon si conferma leader nel segmento B. Infine Panda è stabilmente la vettura più venduta in assoluto oltre che nel segmento A dove, insieme con 500, raggiunge una quota del 55,4%. Sono prime nelle rispettive categorie le Fiat 500X, 500L e Qubo; Tipo sempre sul podio e l’Alfa Romeo Stelvio è la vettura più venduta del suo segmento sia nel mese, con una quota del 15,8%, sia nel progressivo annuo con il 12.7%”.
E veniamo ai commenti sul mercato. “La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma, necessari alla richiesta dell’Ecobonus – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – stanno disorientando i consumatori e penalizzando l’operatività delle aziende”. “Inoltre – prosegue Crisci – in prospettiva lo scenario del mercato non può che peggiorare, considerato che gli effetti sulle vendite dell’Ecotassa non sono ancora oggettivamente rilevabili: tra le fasce penalizzate dal malus, infatti, quella da 161 a 175 g/km di CO2 ad esempio nel mese di marzo ha visto un incremento delle immatricolazioni, trattandosi, però, di auto ordinate prima del 1° marzo e, quindi, esenti dal pagamento della tassa”.
Tanti poi i motivi della recessione. “Innanzitutto – spiegano al Centro Studi Promotor – i potenziali acquirenti di auto cominciano a percepire sempre più chiaramente che il quadro economico continua a peggiorare e che il Paese sta entrando nuovamente in recessione (per la terza volta dal 2007). A ciò si aggiunge il fatto che nel 2019 non vi sono più i superammortamenti per le auto utilizzate come beni strumentali e questo fatto penalizza gli acquisti delle aziende, mentre gli acquisti dei privati, pur essendo in discreta tenuta, continuano ad essere frenati dalla demonizzazione del diesel”.
Forte il grido di dolore che arriva infine dai concessionari, con l’amarezza di aver previsto tutto: “Il mese di marzo appena concluso – commenta Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto – è una chiara espressione di quanto avevamo presagito il 10 dicembre scorso al Ministro Di Maio nella riunione dedicata alle misure che sarebbero poi state approvate con la legge di bilancio, passate alla cronaca come Bonus-Malus”.
In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.
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