Comunicato Stampa Dataforce: Mercato Autovetture e Veicoli Commerciali Giugno 2024
Roma, 01.07.24
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Roma, 1 luglio 2024
A giugno, con un giorno lavorativo in meno rispetto al 2023, il mercato dell’auto fa segnare un’accelerazione di quasi 15 punti (nelle Passenger Cars), grazie agli incentivi, ma anche grazie al massiccio ricorso alle auto-immatricolazioni di Case e Concessionari (+87%). Nel mese sono state targate quasi 20.000 vetture in più ai Privati (+25%) e oltre 10.000 auto-immatricolazioni aggiuntive. Il mercato degli acquisti diretti aziendali è sostanzialmente stabile rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, mentre il noleggio ha perso 15.000 targhe rispetto a giugno 2023, con una pesante flessione per lo short rent (-48%) e un arretramento accentuato per il long rent (-13%). Se per i rent-a-car il dato non è affatto preoccupante, perché questo canale aveva anticipato nei mesi scorsi il rinnovo del parco a disposizione dei clienti (il bilancio del primo semestre per il NBT è comunque positivo del 27%), per il NLT il dato di giugno desta maggiore allarme: quest’anno, infatti, il long term è indietro di oltre 30.000 immatricolazioni (-14%).
Nel semestre il mercato ha targato 890.000 auto nuove, cioè oltre 45.000 in più (+5,4%). Più accentuata la crescita del canale Privati: +7,8%, con oltre 35.000 targhe supplementari rispetto al primo semestre 2023. I fondi a disposizione per gli Ecobonus sono stati esauriti in poche ore nella fascia di emissioni fino a 20 g/km di CO2 (quella delle auto elettriche pure), mentre per la fascia da 21 a 60 g/km (le ibride plug-in) sono rimasti in gran parte inutilizzati (a oggi restano disponibili quasi 97 milioni di euro). 152 milioni è il residuo degli stanziamenti per la fascia da 61 a 135 g/km.
Il mercato Passenger Cars appare dunque in ripresa, anche se non così vigorosa quanto sperava il Governo, che ha messo sul tavolo circa un miliardo di euro per gli Ecobonus. La “fiammata” di giugno ha avuto solamente l’effetto di far crescere il saldo positivo di appena 2 punti rispetto al cumulato di gennaio-maggio. Restiamo quindi molto prudenziali sul forecast di fine anno, ritoccandolo verso il basso: da 1.615.000 a 1.600.000, con un incremento rispetto al 2023 soltanto dell’1,8%, che significa appena 28.000 targhe in più, nonostante gli incentivi.
Se il comparto delle Passenger Cars veleggia a ritmi di crescita modesti, il settore dei Light Commercial Vehicles appare in ottima salute: a giugno è cresciuto del 20,4% e, nel cumulato del semestre, del 17,5%. Tutti i canali della distribuzione sono in attivo: nel mese che ha concluso la prima metà dell’anno gli acquisti diretti delle Società sono cresciuti del 27%, quelli dei “Privati” (cioè ditte, artigiani e professionisti) del 9%, il noleggio a lungo termine è aumentato di oltre 16 punti, il breve di quasi il 22% e il contributo aggiuntivo delle auto-immatricolazioni, pur vistoso in termini percentuali (+22%), ha significato meno di 300 unità supplementari.
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“La tanto attesa accelerazione delle immatricolazioni di auto elettriche”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, “ovvero poter finalmente tirare fuori dal cassetto i tanti contratti sospesi per poterli agganciare all’incentivo statale, c’è stata ed ha dato questi risultati: 13.285 immatricolazioni contro le 6.155 dello stesso mese dell’anno scorso. Ma questo dato significa semplicemente il riallineamento dei volumi delle vendite a quelli del primo semestre 2023 e una quota che ancora non arriva al 4%, anche se a fine anno ci attendiamo una chiusura a 70.000 immatricolazioni e una quota del 4,4% superiore di soli 0,2 punti rispetto a quella del 2023. Incentivi spesi bene insomma…”.
MERCATO ITALIA – VETTURE
A giugno sono state targate 160.574 automobili nuove (20.811 in più rispetto allo stesso mese del 2023, con un saldo attivo del 14,89%). In aumento, ma con volumi sempre poco significativi, l’apporto delle importazioni parallele (2.490 unità, +37,49%). Grazie alla partenza degli incentivi maggiorati, il canale dei Privati è cresciuto del 25,44%, con un volume di nuove targhe pari a 95.991 unità (19.469 aggiuntive). Sostanzialmente stabile, invece, il canale delle vendite dirette alle Aziende (Società in proprietà e leasing): +0,86%, con 7.636 immatricolazioni (65 in più). A sostenere il mercato, però, è stato ancora una volta il comparto delle auto-immatricolazioni: le targhe delle Concessionarie a uso proprio (cioè km zero) sono raddoppiate (da 10.081 a 20.083), mentre le immatricolazioni delle Case Auto a uso proprio sono salite del 6,8% e le targhe destinate all’utilizzo di noleggio degli Oem e dei dealer sono incrementate del 10,46%. Complessivamente il canale delle auto-immatricolazioni ha fatto segnare un aumento dell’86,98%, passando da 11.709 a 21.894 targhe.
Permane in negativo il noleggio a lungo termine che fa registrare una flessione del 13,05%: un calo allineato al -16,07% di maggio e al -16,45% di aprile, che avevano seguito il tonfo di marzo (-25,44%). Il long rent ha targato a giugno 30.325 automobili (4.553 in meno). Risultato ancora più negativo per il canale dei noleggi a breve termine: -47,95%, ma si tratta di un calo fisiologico perché il comparto aveva anticipato l’inflottamento nei mesi precedenti, e comunque il dato cumulativo del primo semestre è largamente in attivo: +26,96%.
Nei primi 6 mesi del 2024 sono state targate 889.885 Passenger Cars, 45.481 in più rispetto al periodo gennaio-giugno 2023, per una crescita del 5,39%. Complessivamente i privati conquistano il 55,4% del mercato (a giugno hanno sfiorato il 60%), le aziende in acquisto diretto il 4,97%, i noleggi a lungo termine sono al 20,71%, i rent-a-car scendono a quota 7,67%, mentre le auto-immatricolazioni tornano a superare l’11% (esattamente nel primo semestre raggiungono una market share dell’11,25%).
MERCATO ITALIA – VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI
In ambito LCV, giugno fa segnare ancora una volta un risultato positivo per questo comparto: si è registrata la quattordicesima crescita consecutiva: +20,39%. Il settore dei veicoli commerciali leggeri ha immatricolato 19.296 unità, 3.269 in più rispetto a giugno 2023, con tutti i comparti della distribuzione in attivo. Il canale dei “privati” (ditte, artigiani e professionisti) è cresciuto dell’8,92%, mentre quello delle società che optano per la formula dell’acquisto diretto ha fatto segnare un incremento ben più significativo (+26,71%). Di rilievo, anche se inferiore alla media del mercato, l’aumento delle immatricolazioni del noleggio a lungo termine (+16,34%). Nel cumulato annuo il NLT ha raggiunto una quota di mercato del 34,22%. Continua la crescita anche dei noleggi a breve termine (+21,55%). Dopo due mesi di rosso, tornano in attivo le auto-immatricolazioni: +22,08%. Il cumulato semestrale del settore LCV è di 105.749 nuove targhe, in positivo del 17,51%.
FORECAST 2024
La previsione di Dataforce per il settore delle Passenger Cars in ottica di fine dell’anno è stata rivista al ribasso: -15.000 immatricolazioni. La nuova release del forecast ipotizza un mercato auto a quota 1.600.000 nuove targhe, cioè appena 28.000 in più rispetto al 2023. L’incremento previsto è dunque modesto, attorno all’1,8%. La crescita dei privati, secondo questa previsione, dovrebbe essere superiore alla media: 4,9%. Dai privati ci si aspetta 925.000 targhe, ossia 43.000 in più.
Secondo il Forecast con metodo Dataforce, ossia quello che attribuisce le immatricolazioni all’effettivo utilizzatore, i privati acquisiranno con la formula del noleggio a lungo termine ulteriori 30.000 vetture, però sono oltre 6.000 in meno rispetto al 2023.
Gli acquisti diretti delle Società saranno quest’anno 87.000: in pratica con un livello di nuove targhe paritetico rispetto al 2023 (+0,6%), mentre il noleggio a lungo termine, incluso i rent intestati a società e ai privati, raggiungerà le 330.000 unità, con un calo del 10,3%, che corrisponderà a circa 38.000 immatricolazioni mancanti. Sarà invece un’annata positiva per il noleggio a breve termine: con 90.000 nuove targhe previste dovrebbe ottenere un incremento del 18,1%. Infine, le auto-immatricolazioni, che dovrebbero far segnare una crescita del 5,2% fino a raggiungere le 168.000 (oltre 8.000 in più). In ambito LCV, la chiusura quest’anno è prevista a 215.000 nuove targhe: la precedente release era nettamente più bassa (190.000). Con quasi 28.000 immatricolazioni in più rispetto al 2023, il settore dei veicoli commerciali leggeri dovrebbe far registrare un incremento del 14,8%. A differenza delle Passenger Cars, tra gli LCV il noleggio a lungo termine salirà in maniera significativa: +20%, passando da 62.500 a 75.000 targhe e sfiorando una market share del 35%. Lo short rent potrebbe risultare in situazione ancora migliore: se la previsione Dataforce dovesse essere rispettata, i rent-a-car targheranno 14.000 LCV (rent to rent compreso), quasi 4.000 in più (+35,1%).
In crescita tutti gli altri canali, con in maggiore evidenza gli acquisti diretti delle società (+12,8%) e in maniera meno significativa le ditte individuali, gli artigiani e i professionisti (+6,4%). Crescita modesta per le auto-immatricolazioni: +2,7%, che dovrebbero essere attorno alle 14.000 unità, con un incremento di meno di 400 targhe.
Il Forecast per alimentazioni ipotizza una quota di auto a benzina al 51,3% (in crescita di 1,8 punti), una market share del diesel al 20% (la flessione sarà del 2,7% di quota) le ibride “vere” (cioè full e plug-in) in leggera crescita (+0,6%) al 15,2% (11,4% per le ibride “chiuse” e 3,8% per quelle con la spina) e il gas quasi stabile (+0,1%) sempre attorno al 9%. Modesta, nonostante i robusti incentivi (l’Italia sta diventando ormai uno dei pochi Paesi europei a riservare ancora bonus consistenti alle auto a corrente, che evidentemente servono a poco) la crescita prevista per le auto elettriche: Dataforce ipotizza il raggiungimento di 70.000 immatricolazioni, con una market share del 4,4% (+0,2%).
Nell’ambito degli LCV, il forecast sulle alimentazioni prevede la stabilità del diesel (+0,1%) che manterrà una quota dell’84%, una flessione per tutte le altre tipologie, tranne per quella a corrente che salirà nella quota di mercato al 4,2% (un punto in più) con 9.000 immatricolazioni.
CHANNEL MIX 2024
La graduatoria della quota di mercato per marca in base al mix di vendita per canale dei brand Top25 evidenzia le strategie delle case auto e di quello che vogliono, o sono costrette a fare, per conquistare il loro mercato e proteggere per quanto possibile la loro marginalità delle vendite.
Nel settore delle vendite a clienti privati, che è da sempre il canale a reddito maggiore per gli Oem, leader di mercato nei volumi torna a essere Dacia (che il mese scorso era stata superata da Toyota, perché molti contratti Dacia non venivano formalizzati in attesa degli incentivi) che nel 2024 ha consegnato 48.811 Passenger Cars, e che in questo canale ha una quota del 93,72%, la maggiore in assoluto. Sul secondo gradino c’è sempre Suzuki (91,71%), che virtuosissimamente da gennaio a giugno ha realizzato soltanto 446 auto-immatricolazioni e 43 vendite ai rent-a-car. DR Automobiles si classifica al terzo posto (84,83%). A seguire, Hyundai (77,67%), Tesla, Toyota, MG, Kia, Renault e Ford, tutte sopra al 60% di vendite ai privati. La media della quota di mercato di questo canale quest’anno è del 54,4%.
Nell’ambito degli acquisti aziendali diretti, la quota più significativa della mix è sempre quella di Mercedes, che risale fino al 21,36%, a fronte di una media di mercato per questo canale del 4,97%. Il comparto delle flotte in proprietà è fondamentale anche per le politiche commerciali di BMW (13,25%), Tesla (11,98%), Audi (9,05%), Volvo (7,10%) e Alfa Romeo (6,39%).
Nel noleggio a lungo termine, i brand che ricorrono in maniera evidente a questo canale sono Cupra (49,72%), BMW (46,24%), Audi (43,05%), Skoda (40,6%), Volvo (39,28%), Alfa Romeo (32,06%), Volkswagen (30,71%) e Nissan (30,25%). La media del mercato del noleggio a lungo termine quest’anno è del 20,71%, in flessione.
Il noleggio a breve termine è utilizzato in maniera massiccia quest’anno da Alfa Romeo, che addirittura si avvicina al 20% (esattamente la market share della sua mix è al 18,56%), ma anche da Lancia (15,87%), MG (14,71%), Opel (14,33%) e Jeep (12,11%). Nel 2024 la media di share dei rent-a-car è all’8,36%.
I costruttori che ricorrono alle auto-immatricolazioni in modo evidente sono tutti del Gruppo Stellantis: Lancia (32,18%), Fiat (23,25%), Citroen (21,71%), Jeep (20,34%), Peugeot (20,16%), Opel (16,56%) e Alfa Romeo (13,47%). La media del mercato è del 10,56% nei primi 6 mesi di quest’anno. L’unico brand che auto-immatricola con una quota appena superiore all’1%, quest’anno è Tesla (1,3%).
IL MERCATO PER MARCA
A giugno Fiat, grazie agli incentivi, effettua un fortissimo balzo in avanti: quasi il 30% di incremento, raggiungendo le 17.112 nuove targhe (circa 4.000 in più), tornando a una market share superiore al 10% nel mese. Sempre grazie agli ecobonus, Dacia (+50,58% a giugno) sale al secondo posto assoluto tra le marche preferite, lasciandosi alle spalle Toyota (+44,22%) e Volkswagen (-2,77%). I tre costruttori si inseguono a breve distanza nelle immatricolazioni, che sono rispettivamente 11.757, 11,320 e 11.098. Non lontana è anche Renault (10.746 nuove targhe, +43,18%). Più distanziata Citroen (7.844 immatricolazioni, +85,92%). Al settimo posto di giugno Peugeot (-9,12%), seguita da Audi (+4,21%), Jeep (+2,41%), BMW (+13,95%), Ford (-24,81%) e Tesla (con uno strabiliante +185,31%, anche lei grazie agli incentivi).
Nelle retrovie, risultati brillanti per Nissan (+33,28%) Tra i risultati negativi del mese spicca Alfa Romeo (-54,96%). Per entrambi questi brand il rosso è risultato nonostante l’ampio ricorso alle km zero.
Tra gli LCV, a giugno Fiat (-5,22%) è sempre al comando, seguita da Ford, Iveco, Renault, Citroen, Volkswagen, Peugeot, Opel, Mercedes e Toyota. Nella Top 10 del mese, i marchi in negativo sono Fiat, Peugeot, Opel e Toyota). Crescite importanti per Ford (+43,08%), Iveco (+87,72%), Renault (+42,63%) e Volkswagen (+77,02%).
ALIMENTAZIONI
Tra le Passenger Cars il mese chiude ovviamente con una forte avanzata delle auto elettriche. Le immatricolazioni di auto a corrente sono più che raddoppiate: 13.285 rispetto alle 6.155 del giugno 2023 (+115,84%). Nel mese di chiusura del primo semestre la market share dell’elettrico ha raggiunto la quota record dell’8,27%. Guardando al forecast di Dataforce nei prossimi 5 anni, una quota “vera” di questo genere dovrebbe essere raggiunta a cavallo fra il 2025 (7,9%) e il 2026 (10%).
Forte flessione del diesel, soprattutto in termini di quota. A giugno le immatricolazioni di auto a gasolio hanno raggiunto una share del 17,69% (oltre 6 punti in meno). Le full hybrid hanno incrementato le targhe del 29,96% (raggiungendo una quota di mercato dell’11,31%), mentre le plug-in hybrid, pur in presenza dei robustissimi contributi statali, sono addirittura scese del 25,95%. Meno male: se non ci pensa la politica a rivedere le norme di omologazione per questa tipologia di vetture, i clienti i conti in tasca li sanno fare benissimo e le scelgono sempre meno. Le auto a GPL hanno fatto registrare un incremento di grande livello: +36,7%, superando le 16.000 unità. Sono numeri importanti: basti pensare che sono appena 2.000 in meno delle full hybrid.
Tra i veicoli commerciali leggeri, a giugno i mezzi a gasolio continuano a seguire un trend molto positivo (+27,52%): superano la quota dell’88% con un incremento di quasi 5 punti. In fortissima discesa le immatricolazioni di veicoli commerciali elettrici: le immatricolazioni sono ancora una volta quasi dimezzate. Per il momento, la quota degli LCV a batteria scende all’1,79% di quota su base annua). Sempre su volumi modesti i mezzi da lavoro ibridi: full e plug-in raggiungono a stento l’1,66% di quota di mercato. I benzina calano al 5,51% di market share, con un volume di immatricolazioni stabili.
ULTIMI 3 GIORNI
La corsa all’immatricolazione negli ultimi tre giorni feriali di giugno (26-27-28) è stata, come prevedibile, piuttosto intensa. Le targhe assegnate nello sprint finale sono state 65.666, pari al 40,9% delle immatricolazioni del mese (160.574). A giugno sono stati 8 i brand che hanno targato almeno la metà delle loro auto negli ultimi tre giorni. I più “attivi” sono stati: Nissan (65,6%), Hyundai (61,5%), Lancia (60,7%), Citroen (60,6%), Alfa Romeo (57,8%), Fiat (55,7%), DS (52,2%) e Ford (50,6%). Tra i meno attivi negli ultimi 3 giorni, Smart (10,2%), Tesla (11,7%) e Suzuki (19,7%).
I veicoli commerciali leggeri targati negli ultimi 3 giorni di giugno sono stati invece il 36,2% del mercato totale, una quota molto più alta rispetto ai mesi scorsi. Il totale delle targhe “last minute” è stato di 6.981 unità su 19.296. Più attive nelle targhe di fine mese sono state Nissan (60,8%), Peugeot (53,2%), e Opel (47,5%).
EMISSIONI MEDIE DI CO2
Le tabelle rappresentate nell’analisi illustrano la classifica per marca delle emissioni medie di CO2 sul totale del venduto nel mese di riferimento (in questo caso giugno 2024). Le emissioni medie di CO2 delle auto immatricolate nel sesto mese dell’anno sono state di 114,1 g/km, nettamente inferiore alla media dell’anno grazie al record di vendita raggiunto dalla “coda” di vetture a corrente pronte ai blocchi di partenza per essere incentivate, scaricate in questo mese. La media del primo semestre è esattamente di 121 g/km, ben 7 punti in più rispetto al solo giugno.
In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.
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