Contatti

Puoi contattarci telefonicamente:

+39 06 86765488

O via email:

info@dataforce.it

Focus Noleggio Dataforce: anno 2023

Roma, 04.01.24

Il Noleggio a Lungo e Breve Termine nel 2023

 

Roma, 4 gennaio 2024

Noleggio a Lungo e Breve Termine: chiusura 2023

Esattamente questo stesso giorno di 12 mesi fa celebravamo un gran risultato del noleggio, il migliore dal 2016, che faceva presagire un 2023 in grande crescita e oggi possiamo confermare che crescita è stata, seppur inferiore alle aspettative. La market share sul mercato totale del noleggio di lungo e di breve termine di vetture e veicoli commerciali leggeri è cresciuta di 2 punti, passando dal 27,9% del 2022 al 29,9% del 2023, confermando che questa formula (che, ricordiamo, ormai spazia dalle poche ore ai molti anni) sta diventando sempre più la formula preferita di mobilità.

Almeno fino a quando la libertà di mobilità privata sarà garantita, ma questa è un’altra storia.

Scendendo un po’ più nel dettaglio, il noleggio a lungo termine ha chiuso con una crescita del 23,6% tra le Passenger Cars e addirittura sopra al 30% per i veicoli commerciali leggeri. Stesso trend, ma con percentuali diverse, anche per il noleggio a breve termine: +25,7% nelle Passenger Cars (bentornato turismo) e +74% tra gli LCV e questa è davvero un’ottima notizia per il comparto.

Sicuramente l’aumento costante di acquisti online (anche quando non strettamente necessari, diciamocelo…) ha fatto sì che molte imprese si stiano strutturando con un sistema di consegna “proprietario”, senza affidarsi a trasportatori tradizionali, che tanto soffrono di mancanza di risorse, e che nel dubbio di quanto solido e consolidato sia il trend dell’e-commerce, si rivolgono al breve termine in prima battuta. E adesso che molti più costruttori si stanno gettando nella mischia del mercato degli LCV, ne vedremo sicuramente delle belle.

Lato Passenger Cars, ci sono stati 2 fattori secondo noi determinanti nel 2023 che hanno agito in maniera uguale e non proprio contraria sul numero finale: da una parte il rinnovo forzato dei contratti che erano stati prorogati prima per la pandemia e poi per la mancanza di componenti elettronici, dall’altra, l’”effervescenza” degli assetti societari delle società di noleggio che tra acquisizioni, fusioni e incorporazioni hanno decisamente cambiato il volto del mercato e che forse, presi da riunioni su riunioni per decidere come organizzarsi, hanno perso qualche occasione per strada a favore di operatori del breve/medio, delle subscriptions ma anche del leasing finanziario, che è cresciuto del 24,6% tra le vetture e del 38% tra i veicoli commerciali dopo anni di magra.

 

Per scaricare il focus noleggio completo in pdf cliccare qui

 

Chiudiamo questa panoramica sul mercato del noleggio con una considerazione che, in prima battuta, potrebbe sembrare fuori contesto: quest’anno sono stati autoimmatricolati 174.068 autoveicoli, 160.301 autovetture e 13.767 veicoli commerciali leggeri. Un numero che non si vedeva dal 2020 quando, dopo la fine del lockdown, le case hanno sostenuto le quote in questo modo. Questi 174 mila veicoli, prima o poi dovranno essere venduti principalmente (ipotizziamo…) a clienti “fisici” (che siano privati o piccole imprese, artigiani, professionisti…); proprio il target “inesplorato” di quasi tutti i noleggiatori, che quindi dovranno combattere anche contro il Km0 corredato di un’offerta finanziaria allettante oltre che contro l’ormai annosa diatriba possesso-proprietà.

Dal canto nostro, fedeli alla nostra mission aziendale di “portare trasparenza nei numeri” indagheremo su dove vanno e in che tempi vengono smaltite tutte le autoimmatricolazioni fatte quest’anno.

 

IL 2024

La previsione di Dataforce per il nuovo anno vede un volume del noleggio a lungo termine (al netto del rent to rent) in crescita totale dell’8,5% quasi equamente distribuita tra vetture (+8,6%) e veicoli commerciali (+ 7,9%) e con un volume che potrebbe avvicinarsi ancora di più alle 500.000 unità, dipenderà dalle contromisure che prenderanno gli operatori “contro” leasing e Km0.

Per Il breve termine, rent to rent incluso, invece è probabile una regressione dei volumi delle PC, almeno fin tanto che gli OEMs non riapriranno un po’ i cordoni della borsa, mentre si prevede una crescita di circa 1.000 unità per gli LCV.

 

L’ANALISI DEL MERCATO LUNGO TERMINE PER OPERATORE

Come lo scorso anno, il testa a testa tra Arval e Leasys finisce allo stesso modo, con Arval prima con circa 5.000 unità di vantaggio e un aumento di quota di 1,78%, mentre Leasys ne cede 1,6% nonostante il consolidamento dei volumi di Free2Move Lease.

Terza piazza per Leaseplan, che quindi chiude la sua avventura di operatore indipendente con questo bel risultato. Dal prossimo trimestre pubblicheremo i risultati di Leaseplan e ALD Automotive consolidati come Ayvens. Per inciso, se sommassimo già nel 2023 i volumi dei 2 operatori, Ayvens sarebbe leader in Italia con più di 90.000 immatricolazioni di autovetture e quasi 14.000 veicoli commerciali leggeri. Un concorrente che le prime due dovranno imparare a gestire.

Il resto della classifica vede UnipolRental (+57% di volumi nel 2023, grazie anche all’incorporazione di Sifà) sempre più vicina al colosso Volskwagen Leasing e la brusca frenata di FlexCar (-64%) che lo scorso anno, invece, aveva debuttato in top 20.

Passando alla classifica in ambito Veicoli Commerciali Leggeri, Leasys conferma la prima posizione, pur perdendo quasi 10 punti di quota, potendo però contare su un mix di prodotti “casalinghi” di quasi il 95%, contro il 45% di Arval la quale, grazie ad una strategia attenta al target dei veicoli commerciali, ha quasi raddoppiato i volumi e guadagnato 4,5 punti di quota.

 

L’ANALISI DEL MERCATO NOLEGGIO BREVE TERMINE PER OPERATORE

La classifica finale degli operatori degli operatori di breve termine (compreso il rent to rent) tra le Passenger Cars conferma il trend del trimestre scorso con Avis Budget Italia leader, pur perdendo il 3% di quota, con 15.725 vetture davanti ad Hertz Italiana, che si ferma a 11.542 immatricolazioni cedendo quasi il 5% di quota.

Chi guadagna in questa situazione? Sicuramente Europcar che incrementa la sua quota di 2 punti, ma anche, purtroppo, l’uso noleggio delle concessionarie: alcune di queste autoimmatricolazioni saranno sicuramente utilizzate a fini di noleggio (courtesy officina, pre-assegnazione in attesa della definitiva), ma il grosso sono pure e semplici autoimmatricolazioni.

Nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, l’insieme degli Altri Operatori si conferma anche quest’anno in prima posizione con una quota del 44,40% seguito da Avis Budget Italia con il 18,83% e 2.138 veicoli commerciali leggeri immatricolati. Hertz Italiana chiude in terza posizione a 1.348 unità con una quota dell’11.87%.

Quella esaminata finora è la classifica dei soli veicoli “genuine” ovvero dei veicoli la cui prima immatricolazione è avvenuta in Italia.

Ma c’è anche un cospicuo volume di veicoli importati dall’estero, più di 6.000, quasi tutte autovetture, la maggior parte delle quali acquistate da Avis Budget Italia (3.213), seguita da Europcar (1.138) e da Sicily by Car (540). Perché importare dall’estero? Perché forse gli OEMs in Italia sono stati poco flessibili nelle trattative economiche, mentre all’estero, (principalmente Germania, Ungheria e Danimarca) hanno preso la palla al balzo.

L’ANALISI DEL NOLEGGIO PER ALIMENTAZIONE

Dopo il deludente 2022 del noleggio “elettrico” (ricordiamo che l’anno si chiuse con un -27% tra le vetture e un -4,79% tra i veicoli commerciali), il 2023 sembra essere andato un po’ meglio: le vetture elettriche immaticolate a noleggio di lungo termine, sono state circa 17.000, un terzo in più dello scorso anno, di 89 diversi modelli: dalle Mercedes EQS/EQE alla Fiat 600 ma solo 2 sopra le 1.000 immatricolazioni: Smart for two e Tesla Model Y, segno che il mercato inteso come insieme di clienti che vorrebbero scegliere l’auto più adatta alle proprie esigenze, è molto, molto confuso. Per la cronaca ci sono anche 4 Fiat 500 Abarth elettriche…

Oltretutto questa frammentazione estrema rende anche complicato definire il valore residuo più corretto, operazione già di per sè difficile, visto che la tecnologia cambia velocemente e ciò che è avanzatissimo oggi sarà irrimediabilmente vecchio tra 3 anni o anche meno.

Nel breve termine la situazione è più sconcertante, anche se in realtà è forse la più “sana”, in quanto è il diesel ad avere avuto la crescita maggiore (+10%), mentre l’elettrico è in sostanziale pareggio (+0,75%) e plug-in e full hybrid invece perdono quota. Sembra quasi che, alla fine, gli OEM abbiamo spinto più i motori ICE per fare volumi che gli elettrificati per “fare visibilità”, e i noleggiatori abbiano spinto su cosa chiede il cliente piuttosto che su cosa si vorrebbe che chiedesse il cliente. Su una flotta 2023 di circa 85.000 vetture solo 2.566 sono elettriche: in questa situazione, un turista o una persona in trasferta di lavoro ha solo il 3% di probabilità di provare un’auto elettrica, per poi magari decidere di comprarla. Ma non crediamo che i desk di noleggio abbiano avuto il problema di non riuscire a soddisfare la richiesta di auto elettriche da parte dei loro clienti, nonostante ne avessero così poche.

In caso di pubblicazione, indicare sempre: “Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI”.

Das Unternehmen DATAFORCE - Wir zählen Autos
Als führendes Marktforschungsunternehmen bringen wir Transparenz in den europäischen Automobilmarkt. Unabhängig - mit über 25 Jahren Erfahrung - setzen wir Standards und machen Märkte vergleichbar.

Contatti: Salvatore Saladino
Tel.: +39 338 7941822
Fax: info@dataforce.it
E-Mail: salvatore.saladino@dataforce.it
www.dataforce.it

Lascia un commento